La Recensione di Inside Out 2, il film da Record della Pixar

La nostra recensione di Inside Out 2, il nuovo film Disney Pixar da record.

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Inside Out 2 segna un ritorno trionfale per la Pixar nelle sale cinematografiche, dopo un periodo di alti e bassi. Diretto da Kelsey Mann, questo sequel affronta temi di appartenenza e individualità durante l’adolescenza, mantenendo la freschezza e l’energia che hanno caratterizzato il primo capitolo.

Recensione Inside Out 2: Il ritorno della Pixar con un’avventura animata travolgente

Il film inizia con l’ottimista Gioia (Stella Musy) che cerca di mantenere l’equilibrio nella mente di Riley, ora tredicenne. Insieme al suo fedele team – Tristezza (Melina Martello), Rabbia (Paolo Marchese), Paura (Daniele Giuliani) e Disgusto (Veronica Pucci) – Gioia gestisce i ricordi di Riley, posizionando quelli peggiori nel “retro della mente” e i migliori in un lago sotterraneo che alimenta le convinzioni fondamentali della ragazza. Riley è generosa, intelligente e, secondo Gioia, eccezionale, vivendo una vita felice con le sue migliori amiche, Grace (Grace Lu) e Bree (Sumayyah Nuriddin-Green).

L’introduzione della pubertà porta scompiglio nella vita di Riley. Nuove emozioni emergono: Imbarazzo (Federico Cesari), Ennui (Deva Cassel), Invidia (Marta Filippi) e Ansia (Pilar Fogliati). Quando Riley scopre che le sue amiche andranno in una scuola diversa, Ansia prende il controllo, cercando di reinventare Riley per impressionare la sua eroina, Val Ortiz (Lilimar). Gioia e le altre emozioni devono quindi intraprendere un viaggio nella mente di Riley per ripristinare il suo equilibrio prima che Ansia prenda il sopravvento.

Il film, scritto da Meg LeFauve e Dave Holstein, rimane fedele alla formula del primo “Inside Out”, pur aggiungendo nuovi elementi e battute fresche. La sceneggiatura affronta la complessità della personalità e l’importanza di accettare se stessi, anche se Riley è così concentrata sul ricevere l’approvazione di Val da trascurare i suoi veri amici. La struttura del film permette di esplorare visivamente la mente di Riley attraverso colori vivaci e scene fantasiose, mantenendo il pubblico coinvolto e divertito.

Le nuove emozioni introdotte non hanno la stessa risonanza dei personaggi originali, ma offrono comunque momenti memorabili. Imbarazzo e Tristezza formano una coppia comica interessante, mentre Ennui porta un tocco di umorismo francese. Tuttavia, la mancanza di interazione tra Gioia e Ansia lascia un vuoto narrativo, facendo affidamento su una serie di battute per mantenere il ritmo del film.

Inside Out 2 affronta anche il tema della diversità in modo discutibile. Riley, una ragazza bianca, è affiancata dalle sue amiche di diverse etnie, ma la loro presenza sembra servire più a sostenere la crescita personale di Riley piuttosto che essere sviluppate come personaggi autonomi.

Nonostante queste critiche, Inside Out 2 riesce a essere un film coinvolgente e visivamente sbalorditivo. Affronta con delicatezza e umorismo l’angoscia adolescenziale, offrendo una tabella di marcia emotiva per navigare in questa fase della vita. La scena finale, in cui Riley trova pura gioia sul ghiaccio, trasmette un messaggio potente sull’importanza di vivere per se stessi piuttosto che per l’approvazione altrui.

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