Il celebre attore Joaquin Phoenix ha difeso, insieme a Ridley Scott, il loro nuovo film Napoleon contro numerose critiche riguardanti le “inaccuratezze storiche”. Phoenix ha ribadito che la storia di Napoleone sarebbe risultata noiosa senza un’interpretazione più drammatica.
Joaquin Phoenix difende la narrazione di Napoleon di Ridley Scott
Durante un’intervista a Forbes, Phoenix ha condiviso il suo punto di vista sull’importanza della libertà interpretativa nella narrazione delle vite storiche, sottolineando la necessità di rendere interessante il racconto senza ignorare i fatti. Ha dichiarato:
“Molto della sua vita è aperto a interpretazioni. Fin dall’inizio ho messo la mia curiosità e i miei interessi. Certo, ci sono cose che erano critiche, non puoi sfidare i fatti. Ricordo, all’inizio, di aver visto un video di due accademici che avevano scritto libri su Napoleone, letteralmente litigavano per un’ora e mezza sui fatti della sua vita, su cui non erano d’accordo. Ci sono alcune cose su cui c’è un consenso generale, ma quando si tratta di relazioni, capisci ‘Ok, era immaturo, non sapeva relazionarsi con una donna (…) Come puoi applicarlo a questa scena in particolare? A volte sei proprio lì a dire ‘Ecco il punto della scena, ecco le informazioni che abbiamo, ed è così noioso, a chi importa?’
“Devi solo pensare ‘Questo sembra più interessante’, e forse non lo è, forse fallisci, a volte scegli male, ma se sei rigido, e ti attieni solo ai fatti… a volte è il film che vuoi, alcuni vogliono farlo, e personalmente mi diverto a guardare quei film. Ma questo non era il film. Sono a mio agio con scene di sesso strane, perché sembra il momento giusto per mostrare questo lato delle loro personalità, che sembra davvero inaspettato”.
Sebbene Napoleon riceva recensioni principalmente positive dalla critica, ci sono alcune voci dissenzienti nei media francesi, tra cui Le Figaro, che ha ironizzato sul film definendolo “Barbie e Ken sotto l’Impero”. GQ France ha criticato il modo “profondamente maldestro, innaturale e involontariamente divertente” in cui soldati francesi del 1793 gridano “Vive La France” con accenti americani. Il biografo di Napoleone, Patrice Gueniffey, ha dichiarato che il film è una presa di posizione “molto anti-francese e molto pro-britannica” sulla storia.
Ridley Scott, regista di Napoleon, ha risposto alle critiche affermando:
“I francesi non si piacciono nemmeno tra loro. Il pubblico parigino a cui ho mostrato il film, l’ha adorato”.
Recentemente recensito da MovieWeb, Julian Roman ha espresso il suo punto di vista su Napoleon, con Joaquin Phoenix nel ruolo dell’Imperatore francese. Roman ha descritto il film come una strana epopea storica con una trama poco chiara, senza offrire vere profondità o contesto ai personaggi principali. Phoenix interpreta Napoleone come un narcisista petulante la cui sete di potere porta a milioni di morti. L’adorazione per la sua prima moglie, Joséphine (Vanessa Kirby), è ridotta a idolatria sessuale senza approfondimento. Scene di battaglia cruente sono tratteggiate con rapidi riassunti cinematografici che saltano anni interi. Il cast, prevalentemente britannico, anglicizza la cultura gallica, evidenziando un’ingiustificata rimozione del razzismo ben documentato di Napoleone. Un approccio miope che può suscitare qualche risata ma lascia alla fine lo spettatore insoddisfatto.