Jamie Foxx, noto attore hollywoodiano, si trova al centro di una controversia sui social media a causa di un post su Instagram che è stato considerato antisemita dalla sua community. L’attore, che ha da poco superato una lunga degenza in un centro riabilitativo, ha pubblicato un messaggio che ha sollevato molte polemiche.
Jamie Foxx chiede scusa alla comunità ebraica per post antisemita su Instagram
Nel post, prontamente cancellato dopo le reazioni negative, Foxx aveva scritto: “Hanno ucciso quel tipo di nome Gesù… cosa pensi faranno a te?”, accompagnando il messaggio con gli hashtag “#fakefriends” e “#fakelove”. Queste parole hanno scatenato una reazione immediata da parte della sua community, che ha accusato l’attore di antisemitismo.
Tuttavia, Jamie Foxx ha subito pubblicato delle scuse ufficiali sulla sua pagina Instagram, cercando di chiarire il suo intento e negando ogni intenzione offensiva. Nelle scuse ha spiegato che il post era nato da una situazione personale, in cui si sentiva tradito da un amico falso, e che non voleva offendere nessuno. Ha sottolineato il suo amore e supporto per la comunità ebraica, esprimendo il suo dispiacere per aver ferito qualcuno con le sue parole.
La controversia ha coinvolto inavvertitamente anche l’attrice Jennifer Aniston. È circolato uno screenshot che sembrava mostrare come Aniston avesse messo “mi piace” al post originale di Foxx, ma l’attrice ha prontamente negato questa accusa nelle sue storie Instagram. Ha sottolineato di non aver mai messo “mi piace” al post e di non sostenere alcuna forma di antisemitismo o odio. Ha voluto chiarire che lei non tollera l’odio in nessuna forma.
Al momento, Jamie Foxx è impegnato con il film “Hanno clonato Tyrone” su Netflix, una commedia in cui recita al fianco di John Boyega e Teyonah Parris. La trama del film segue un improbabile trio che indaga su un losco complotto nel loro quartiere.
In conclusione, l’attore ha cercato di fare chiarezza sulla sua intenzione con il post incriminato e ha espresso le sue scuse sincere alla comunità ebraica e a chiunque si sia sentito offeso. La sua vicenda dimostra come le parole sui social media possano avere un impatto significativo e come sia importante prestare attenzione a ciò che si pubblica online.