Dopo un’attesa durata oltre un decennio, il set de “I Cesaroni” si è riacceso, portando con sé una miscela di gioia per i fan e qualche ombra di malcontento nel cuore del quartiere romano della Garbatella. L’avvio ufficiale delle riprese della settima stagione, datato 17 marzo 2025, ha riportato alla ribalta una delle serie televisive più amate dal pubblico italiano. Tuttavia, il ritorno della famiglia Cesaroni non è stato accolto da tutti con lo stesso entusiasmo.
Garbatella in fermento: tra set e disagi
La scelta della Garbatella come location principale, dal 26 marzo all’8 aprile, ha generato infatti una reazione di protesta tra i residenti. Le restrizioni imposte dalla produzione, tra cui il divieto di sosta prolungato in diverse aree, hanno innescato una mobilitazione con petizioni e manifestazioni volte a mitigare l’impatto delle riprese sulla vita quotidiana del quartiere. La preoccupazione principale riguarda la perdita di posti auto e i conseguenti disagi per famiglie e lavoratori.
Nonostante le difficoltà logistiche, la settima stagione promette di regalare nuove emozioni ai telespettatori. Dodici nuovi episodi vedranno Claudio Amendola, non solo nel ruolo di Giulio Cesaroni, ma anche dietro la macchina da presa come regista. La serie si evolverà con la trasformazione della storica bottiglieria in un ristorante. Il cast storico, con nomi come Max Tortora, Antonello Fassari, Nicolò Centioni e Federico Russo, garantirà un legame con il passato, proiettando la famiglia Cesaroni verso nuove avventure.
Le prime immagini dal set hanno già acceso la curiosità dei fan, alimentando l’attesa per il ritorno di una serie che ha segnato la storia della televisione italiana. Resta da vedere come la produzione saprà bilanciare le esigenze creative con il rispetto per le esigenze degli abitanti della Garbatella, in un equilibrio delicato tra finzione e realtà.
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