Il regista David Gordon Green, noto per il suo lavoro nella recente trilogia di Halloween, aveva pianificato un revival altrettanto ambizioso per il celebre franchise de L’Esorcista. Tuttavia, dopo il flop di L’Esorcista: Believer, il futuro di questa saga horror è stato completamente rivisto. Blumhouse e Universal Pictures, inizialmente intenzionate a sostenere la visione di Green con una nuova trilogia, hanno deciso di cancellare i progetti futuri a causa del fallimento commerciale e delle recensioni negative del primo film.
La trilogia de “L’Esorcista” di David Gordon Green: un progetto ambizioso fallito
Durante un’intervista con IndieWire, Green ha spiegato come il suo approccio alla trilogia de L’Esorcista fosse simile a quello utilizzato per la trilogia di Halloween, dove aveva umanizzato Michael Myers e trasformato Laurie Strode (interpretata da Jamie Lee Curtis) in una vincitrice definitiva. Green ha ammesso che il percorso pianificato per il secondo e il terzo film era ambizioso e complesso, con scenari spettacolari che avrebbero portato la storia fino in Europa.
La trilogia cancellata e il personaggio di Ann Dowd
Green ha rivelato che il secondo capitolo, intitolato L’Esorcista: L’Inganno, e il terzo film si sarebbero concentrati sul personaggio di Ann Dowd, uno dei più interessanti in Believer. Il regista, noto per non scendere a compromessi con la sua visione creativa, ha confermato che, nonostante il fallimento di Believer, lo studio non aveva interferito troppo nelle scelte artistiche. Tuttavia, ha anche sottolineato l’importanza della libertà creativa per realizzare al meglio progetti complessi come questo.
Green ha descritto le difficoltà nel bilanciare le sue idee con i limiti di budget e le aspettative degli studi cinematografici, affermando che il suo lavoro in ambienti dove ci sono troppe influenze esterne non porta sempre i risultati migliori. Il suo approccio si basa sulla necessità di esplorare le sue idee senza vincoli e restrizioni e, secondo lui, questo era uno degli aspetti che avrebbe potuto far funzionare la trilogia.
Una scommessa costosa per Universal
Il progetto di L’Esorcista: Believer era indubbiamente ambizioso: Universal ha pagato circa 400 milioni di dollari per i diritti di distribuzione, una cifra considerevole considerando che il film aveva un budget di produzione relativamente basso, intorno ai 30 milioni di dollari. Green ha definito la situazione “complicata”, senza però entrare nel dettaglio delle decisioni che hanno portato lo studio a spendere una somma così elevata per un progetto che, alla fine, si è rivelato un fallimento.
Nonostante il fiasco, Green ha espresso gratitudine per le collaborazioni con Blumhouse, Morgan Creek e Universal, sottolineando che il suo desiderio principale era quello di mantenere la libertà artistica durante tutto il processo di produzione. Questa libertà, secondo lui, è essenziale per creare film innovativi e personali, anche se non sempre si traducono in successi commerciali.
Il futuro de L’Esorcista nelle mani di Mike Flanagan
Con la cancellazione dei piani di Green per la trilogia, il futuro del franchise è ora nelle mani di un altro maestro del genere horror, Mike Flanagan, noto per opere come The Haunting of Hill House. Flanagan potrebbe offrire una nuova prospettiva per il revival di uno dei franchise horror più iconici della storia del cinema, anche se i dettagli su come intenda proseguire non sono ancora stati rivelati.
L’Esorcista: Believer è attualmente disponibile in streaming su Prime Video, ma resta da vedere come Flanagan riuscirà a riportare in vita il franchise, che ha subito un duro colpo con questo tentativo di rinascita.
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