Thomas e i suoi amici salvano Minho e trovano rifugio dal virus Flare
Maze Runner: The Death Cure conclude le vicende dei personaggi principali, con Thomas e i suoi amici che salvano Minho dalla WCKD e trovano un rifugio lontano dal virus Flare. Il finale rivela che Thomas fugge con una fiala della cura per il virus, ma diventa un simbolo più che un elemento cruciale, poiché molti sopravvissuti sono già immuni e nessuno è in grado di raccogliere la cura.
Modifiche al finale e note ottimistiche di Newt
Il regista Wes Ball ha apportato modifiche significative al finale, tra cui una nota più ottimistica di Newt e l’eliminazione dell’epilogo dal romanzo originale, con l’obiettivo di chiudere definitivamente la trilogia cinematografica e risolvere le questioni in sospeso. La nota di Newt nel film, che offre speranza per il futuro, è una delle principali differenze rispetto al libro, dove invece implorava Thomas di ucciderlo prima di diventare un Crank.
Il destino dei personaggi
Il film si conclude con i sopravvissuti che iniziano una nuova vita in un rifugio sicuro. Teresa muore aiutando Thomas a fuggire dalla WCKD, mentre Newt soccombe al virus Flare. Gally, inizialmente ritenuto morto, torna come un eroe. Il destino di Thomas resta legato alla cura, che diventa simbolica piuttosto che necessaria, poiché non c’è più nessuno capace di raccoglierla.
Differenze tra il film e il libro
L’epilogo del romanzo, che spiegava le origini del virus Flare e il ruolo del governo nella sua creazione, è stato omesso nel film. Questo cambio permette una conclusione più definitiva e meno complessa della trilogia cinematografica, eliminando la necessità di adattare i romanzi prequel.
Domande rimaste senza risposta
Nonostante il finale conclusivo, il film lascia alcune domande senza risposta, come il destino del resto del mondo e come l’isola del rifugio sia immune al virus. La scienza dietro la raccolta della cura dagli Immuni rimane vaga, lasciando spazio per ulteriori spiegazioni in eventuali sequel.
Il messaggio finale di speranza e sacrificio di sé
Il vero significato del finale di The Death Cure è che c’è sempre speranza, anche nelle situazioni più desolanti. Il tema del sacrificio di sé è centrale, con Thomas e Teresa che rischiano la vita per il bene degli altri. Nonostante le difficoltà, i sopravvissuti sono determinati a ricostruire una società migliore.
Il futuro del franchise di Maze Runner
Anche se al momento non ci sono piani concreti per un sequel, il finale di The Death Cure lascia spazio per un potenziale proseguimento del franchise, con la lettera di Newt che suggerisce un futuro promettente. Il romanzo sequel/spin-off di James Dashner, The Maze Cutter, potrebbe offrire nuove avventure ambientate 70 anni dopo gli eventi del film.
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