Joker: Folie à Deux, diretto da Todd Phillips, prosegue la controversa storia del primo film del 2019, con Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) a processo e detenuto ad Arkham. Durante il film, la figura di Arthur come “Joker” attira l’attenzione e l’ossessione della dottoressa Harleen Quinzel, interpretata da Lady Gaga, che finisce per sviluppare una contorta ammirazione verso di lui. Questa dinamica alimenta la crescente presa di coscienza di Arthur del suo potere come Joker, mentre la sua avvocatessa Maryanne Stewart (Catherine Keener) costruisce una difesa basata sull’idea che “Joker” sia solo una personalità disconnessa, creata da Arthur come risposta ai suoi traumi e conflitti.
Joker: Folie à Deux – Spiegazione del Finale e il Significato del Conflitto Interiore di Arthur Fleck
Il cuore della trama ruota attorno a un dilemma: Arthur deve scegliere se dietro i crimini che ha commesso c’è Arthur Fleck o Joker. La lotta interiore di Arthur culmina in un finale esplosivo che lascia molti spettatori turbati, non solo dalla brutalità dei suoi atti, ma dalla natura simbolica del personaggio.
Il Conflitto Finale e la Rinascita del Joker
Nell’ultimo atto, Arthur smette di assumere i suoi farmaci, permettendo alla sua personalità di Joker di riaffiorare completamente. Dopo aver licenziato la sua avvocatessa, si presenta in aula con il volto truccato, abbracciando pienamente l’identità del Joker. Viene costretto a confrontarsi con il suo passato e con coloro che ha ferito, tra cui Gary Dumond (Zazie Beetz). Dumond offre uno spaccato su come Arthur fosse visto da chi lo conosceva, persino da sua madre. Questi confronti scatenano un’ulteriore riflessione in Arthur, che alla fine decide di tornare in tribunale per confessare pubblicamente la sua vera identità, accettando le conseguenze delle sue azioni.
Tuttavia, mentre il verdetto viene letto, un gruppo di fanatici che emulano il Joker piazza una bomba all’esterno del tribunale. L’esplosione uccide quasi tutti, tranne Arthur, che viene portato via dai suoi seguaci. Nonostante tutto, Arthur cerca disperatamente Lee (Harleen Quinzel), ma lei lo rifiuta definitivamente, spezzando ogni legame emotivo tra loro.
La Morte di Arthur e il Passaggio del Testimone
Il finale assume una piega ancora più drammatica quando Arthur torna ad Arkham, dove viene affrontato da un giovane detenuto che lo aveva osservato da lontano. Questo prigioniero racconta una “barzelletta” prima di pugnalarlo fatalmente e incidersi un sorriso sulle guance, rivelando così la nascita di un nuovo Joker. Questa scena è interpretata da molti fan come un indizio sull’origine del Joker di Heath Ledger in The Dark Knight, ma Todd Phillips ha lasciato spazio a molte interpretazioni.
Riflessione sulla Cultura Pop e il Futuro del Joker
Joker: Folie à Deux va oltre la semplice narrativa del personaggio, riflettendo sulla perversa ossessione della società per figure come il Joker. Il film rigetta la visione romanticizzata del Joker come un’icona pop, evidenziando il lato oscuro di questa figura e le conseguenze devastanti delle sue azioni. Il messaggio di Phillips è chiaro: la cultura pop non lascerà mai andare la sua fissazione per il Joker, anche quando la sua storia sembra giungere a una fine definitiva.
Il finale del film è allo stesso tempo una chiusura del ciclo di Arthur Fleck e una riflessione sulla possibilità di una nuova incarnazione del Joker. Anche se il tempo di Joaquin Phoenix nei panni del personaggio sembra concluso, il film suggerisce che un altro Joker potrebbe nascere dalle sue ceneri, ma Phillips ha già chiarito che questa è solo una speculazione dei fan.
Joker: Folie à Deux è attualmente nei cinema, pronto a lasciare il pubblico con più domande che risposte, e una profonda riflessione sul significato del Joker nell’immaginario collettivo. Per continuare a esplorare i temi di questo film e scoprire tutte le ultime notizie dal mondo del cinema, restate sintonizzati su Mister Movie!