Nel panorama Disney, Taron e la Pentola Magica rappresenta un’opera singolare, spesso etichettata come “figlio bastardo” dello studio. Uscito nel 1985, questo film d’animazione fantasy si colloca in un periodo buio per la Disney,conosciuto come Medioevo Disney, segnato da produzioni poco ispirate e lontane dai fasti del passato.
Alle sue spalle, una genesi tormentata: nato da un progetto ambizioso basato sulla saga fantasy Le cronache di Prydain Lloyd Alexander, Taron si è scontrato con i cambiamenti dirigenziali all’interno della Disney e con la visione del nuovo CEO Jeffrey Katzenberg, che lo giudicò troppo cupo per i bambini.
Taron e la Pentola Magica: Il Film Oscuro dimenticato dalla Disney
Ne è risultato un film frammentario e incoerente, privo di un protagonista carismatico e di personaggi incisivi. Nonostante la scelta coraggiosa di proporre un’atmosfera oscura e temi più maturi, e l’indubbia bellezza dell’estetica, Taron non trovò il suo pubblico, fallendo al botteghino e venendo stroncato dalla critica.
Tuttavia, Taron e la Pentola Magica non è da liquidare come un semplice flop. La sua storia travagliata e le sue scelte stilistiche audaci lo rendono un’opera singolare e interessante. È stato il primo film Disney animato consigliato a un pubblico adulto e il primo a non contenere canzoni. L’ambientazione fantasy, curata nei dettagli, regala un’immersione in un mondo affascinante.
Un’opera da riscoprire: Taron e la Pentola Magica, pur con i suoi difetti, merita di essere rivalutato. La sua storia,seppur imperfetta, offre spunti di riflessione e la sua estetica suggestiva cattura l’attenzione. Un film che dimostra il coraggio di sperimentare, anche se questo comporta il rischio di non essere compreso.
Mister Movie continuerà ad approfondire la storia di Taron e di altre pellicole animate che hanno segnato la storia del cinema, svelando curiosità e retroscena affascinanti.