Il film Super Mario Bros ha ricevuto critiche per la voce di Chris Pratt nel ruolo di Mario, e un possibile adattamento di The Legend of Zelda potrebbe affrontare un problema simile, ma esattamente l’opposto. Il film di Illumination basato sui classici giochi di Mario è stato un successo globale e ha aperto la strada ad altri giochi Nintendo per avere la loro possibilità in un film d’animazione. Tuttavia, essendo questi giochi e i loro personaggi presenti da decenni, ci sono inevitabili problemi che derivano dall’adattarli a un nuovo formato. Nel caso di The Legend of Zelda, la voce dell’Eroe del Tempo presenta una problematica unica.
Problemi sul doppiaggio nel film di The Legend Of Zelda
Nintendo ha diverse serie di giochi che sono presenti fin dai primi tempi dell’azienda nel mondo dei videogiochi, e i loro fan le prendono molto sul serio. Questo è stato evidente nello scetticismo nei confronti del film di Super Mario Bros da parte di Illumination, poiché le trasposizioni da videogiochi spesso significano modificare il modo in cui questi personaggi sono percepiti per creare dramma. Tuttavia, il successo del film di Mario ha dimostrato che è possibile farlo. Questo ha portato alla notizia (via Screen Rant) che The Legend of Zelda sarà il prossimo adattamento videogioco-film, ma ciò non avverrà senza significative sfide per i doppiatori.
Il protagonista dei giochi di Super Mario Bros, un idraulico trasformato in eroe, è facilmente riconoscibile per il suo accento italiano e le popolari frasi come “Let’s-a-go!” e “It’s-a-me, Mario!” Tuttavia, nel film di Super Mario Bros, c’era ben poco di tutto questo, poiché l’attore Chris Pratt ha dato al personaggio un accento da Brooklyn. Dopo la pubblicazione del primo trailer, questa scelta è stata criticata come un tentativo ingiustificato di evitare stereotipi o forse una decisione da parte di Illumination di ingaggiare una star come Pratt invece di un doppiatore con la capacità di replicare la famosa voce del personaggio.
Tuttavia, la controversia sulla voce di Pratt in Super Mario Bros Movie si è rivelata insignificante una volta che il film è arrivato nelle sale. Pratt ha utilizzato l’accento italiano tradizionale per il suo personaggio, ma era parte di una pubblicità per la sua impresa di idraulica insieme a suo fratello. È stato rivelato che i due erano americani di seconda generazione che vivevano con la loro famiglia a Brooklyn, il che ha permesso al film di adottare temi più forti legati alla famiglia nella trama. Nel complesso, ciò ha dimostrato che le trasposizioni dei videogiochi possono essere creative nel far funzionare le voci dei personaggi, ma potrebbe essere più difficile per un film di The Legend of Zelda.
Mentre Mario è noto nei giochi di Super Mario per il suo accento italiano, l’eroe di The Legend of Zelda è noto per non parlare affatto. Link urla, grugnisce e ansima da un gioco all’altro, ma non ha dialoghi effettivi. Questo è stato confermato anche in The Legend of Zelda: Breath of the Wild e The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, che sono stati i primi giochi a presentare attori che prestavano le loro voci anziché solo dialoghi testuali: personaggi come la Principessa Zelda hanno ricevuto una voce, ma Link è rimasto in silenzio.
Questa caratteristica peculiare di Link è stata abbracciata appieno dai fan. Ci sono innumerevoli meme e video parodistici che scherzano sul fatto che Link comunica con i cittadini di Hyrule senza pronunciare una parola o implicando che il suo linguaggio si riduca a grugniti e urla. Tuttavia, si tratta di un tratto del personaggio che viene preso molto seriamente. Pertanto, ora che il successo di Super Mario Bros Movie ha reso inevitabile un adattamento di The Legend of Zelda, c’è la preoccupazione che il tradizionale silenzio dell’Eroe del Tempo venga violato.
La preoccupazione che Link parli in un film di The Legend of Zelda è valida, poiché sarebbe praticamente impossibile per un’adattamento presentare un protagonista senza dialogo. Inoltre, non sarebbe del tutto fuori dal canone far parlare Link, poiché i giochi hanno sempre suggerito che l’eroe parla, lasciando però il dialogo all’immaginazione dei giocatori. Ciò significa che uno studio come Universal si troverebbe di fronte alla sfida di creare un personaggio e di scegliere un doppiatore che si allinei con la versione di Link di ogni fan, il che semplicemente non sarà possibile.
I pericoli di questa situazione sono stati dimostrati dalla serie televisiva The Legend of Zelda del 1989, che presentava la prima versione del personaggio di Link con una voce. Purtroppo, questa voce non corrispondeva alle aspettative dei fan, e il personaggio stesso era un po’ antipatico. La sua frase caratteristica “Well excuse me, Princess!” semplicemente non si allineava con il personaggio dei videogiochi (soprattutto quelli usciti successivamente) ed è diventata una sorta di battuta interna tra i fan. È esattamente il tipo di cosa che un film di The Legend of Zelda deve evitare, e si tratta di un problema significativamente più complesso rispetto a quello affrontato da Super Mario Bros Movie.