Taraji P. Henson, interpretando Shug Avery nel recente remake di Il Colore Viola, ha condiviso le sue riflessioni sulla versione originale diretta da Steven Spielberg.
Taraji P. Henson Espone una Nuova Visione su Il Colore Viola di Steven Spielberg, migliore dell’originale per una ragione
Il film del 1985, adattamento dell’omonimo romanzo di Alice Walker, ha raccontato la storia di Celie Harris e i suoi sconvolgenti sforzi per trovare sé stessa, affrontando abusi e trauma in un arco temporale di quattro decenni. Con Whoopi Goldberg nel ruolo di Celie e un cast di rilievo, il film è stato un successo sia commerciale che critico.
La Visione di Henson: Il Film Originale e le Sue Osservazioni
Henson ha sottolineato che la versione di Spielberg non era “culturalmente completa”, affermando che i neri non si limitano solo al trauma. Secondo l’attrice, la vita è una miscela di gioia e lotta costante. “Non ci crogioliamo nel fango. Non rimaniamo bloccati nei nostri traumi. Ridiamo, cantiamo, andiamo in chiesa, balliamo, celebriamo, lottiamo per la gioia, troviamo la gioia, la manteniamo”, ha precisato.
Il Nuovo Approccio: Luminosità e Vitalità
Henson ha anticipato che la nuova versione trasmette un’impronta diversa fin dal primo fotogramma. Sottolinea un cambiamento nella colorazione, nella luminosità e nella vitalità, rappresentando con leggerezza e brillantezza l’autenticità della vita.
Celebrare la Vita Nonostante le Avversità
La prospettiva di Henson pone l’accento sull’importanza di celebrare la vita nonostante le sfide e le difficoltà quotidiane. Afferma che la gioia è l’unica arma per fronteggiare l’oppressione e il controllo continuo.
Taraji P. Henson offre uno sguardo unico e una prospettiva diversa sulla rappresentazione cinematografica, sottolineando la necessità di mostrare la varietà di emozioni e lotta per la gioia all’interno delle narrazioni culturali.