Il Buco 2 Prequel o Sequel? Riporta in auge i personaggi del primo film nel modo più sconcertante

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L’attesissimo Il Buco 2 è finalmente arrivato su Netflix, immergendo nuovamente gli spettatori nell’inquietante mondo della prigione verticale nota come The Pit. Sebbene il film segua una nuova serie di personaggi, riesce a legarsi strettamente al primo capitolo, intrecciando misteriosamente le vicende di Goreng, Trimagasi e Miharu. Tuttavia, il modo in cui questi vecchi protagonisti sono reintegrati nella trama solleva più domande che risposte, destabilizzando persino la linea temporale della narrazione.

Un Nuovo Sistema, Stesso Orrore

Il Buco 2 sembra collocarsi dopo gli eventi del primo film, con un nuovo sistema di regole che governa i prigionieri. Questa volta, i detenuti devono mangiare solo il cibo che hanno selezionato all’inizio del loro soggiorno nella Fossa, e un gruppo di “lealisti” vigila affinché queste regole vengano rispettate. I protagonisti principali, Perempuán e Zamiatin, si adattano rapidamente a queste nuove dinamiche, ma l’ombra della storia di Goreng incombe pesantemente su di loro. Un culto nato intorno alla leggenda del “Maestro” e alla sua discesa attraverso i livelli rende omaggio al sacrificio di Goreng, mantenendo viva la sua eredità.

Il Ritorno di Trimagasi

La vera sorpresa arriva con la morte di Zamiatin e l’arrivo di un nuovo compagno di cella per Perempuán: Trimagasi. Per chi ha visto il primo film, la presenza di Trimagasi appare immediatamente sconcertante, dato che il personaggio era stato ucciso da Goreng. Nella narrazione di Il Buco, Trimagasi era tornato come un’allucinazione, una manifestazione mentale derivante dal cannibalismo che Goreng aveva praticato su di lui. Tuttavia, in Il Buco 2, Trimagasi è tangibile, visibile e interagisce con gli altri detenuti, suggerendo che qualcosa di ancor più complesso sta accadendo nella Fossa.

Prequel o Sequel?

L’apparizione di Trimagasi suggerisce che Il Buco 2 non sia in realtà un sequel del primo film, bensì un prequel. Trimagasi e Perempuán vengono accoppiati al livello 72, lo stesso livello da cui Trimagasi aveva detto di essere partito nove mesi prima di incontrare Goreng nel primo film. Questo ribaltamento della linea temporale implica che la leggenda del “Maestro” non sia legata a Goreng, ma a un evento precedente.

L’Enigmatico Finale

Le cose diventano ancora più confuse verso la fine del film. Dopo alcune scene bizzarre che coinvolgono bambini e una piramide, Perempuán salva un bambino dal famigerato livello 333, lo stesso in cui Goreng aveva lasciato la bambina alla fine del primo film. Perempuán, proprio come Goreng, sembra destinata a rimanere nel pozzo, affamata e sull’orlo della morte, ma inizia a vedere visioni dei suoi compagni di cella defunti, incluso Goreng stesso.

Nel climax finale, Goreng e Perempuán si incontrano, entrambi scioccati di vedersi l’un l’altro. Non è chiaro se questa sia una visione, un’allucinazione o qualcosa di più metafisico. Il film suggerisce che il fondo del Pozzo potrebbe esistere al di fuori del tempo e dello spazio, o addirittura rappresentare una sorta di aldilà. L’incontro finale tra i due personaggi solleva dubbi su cosa sia realmente il Pozzo e su come le sue regole e il tempo al suo interno funzionino.

Un Mistero Intenzionale ma Astratto

Il Buco 2 lascia lo spettatore con più interrogativi che certezze. Sebbene sia evidente che ogni dettaglio del film sia stato scelto con cura, il significato ultimo degli eventi rimane intenzionalmente ambiguo. La Fossa potrebbe essere molto più di una semplice prigione, con connessioni al di là della realtà tangibile. Tuttavia, il tentativo del film di spingere i limiti della comprensione umana rischia di risultare troppo astratto per molti spettatori.

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