L’industria cinematografica americana è in fermento dopo la decisione di IMAX di proiettare “Narnia” di Greta Gerwig su oltre 1000 schermi. Questo accordo ha suscitato forti reazioni da parte degli studi cinematografici, che vedono con preoccupazione la crescente influenza di Netflix nel mercato della distribuzione teatrale.
Tensioni nell’industria cinematografica: il caso IMAX e “Narnia” di Greta Gerwig
Secondo fonti interne, diversi studi cinematografici avrebbero fatto pressione su IMAX affinché rinunciasse all’accordo con Netflix, considerato un pericoloso precedente per il settore. La Disney è stata tra le voci più critiche, soprattutto considerando il suo rapporto consolidato con IMAX e i milioni di dollari generati dai suoi blockbuster proiettati nei cinema premium.
La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che la Disney aveva già riservato un titolo non ancora annunciato per il Giorno del Ringraziamento 2026, la stessa data scelta da Netflix per l’uscita di “Narnia”. Inoltre, Lionsgate ha programmato il prossimo capitolo di “Hunger Games” per il 20 novembre 2026, aggiungendo un ulteriore livello di competizione.
L’opposizione delle catene cinematografiche
Non sono solo gli studios a essere contrari all’accordo IMAX-Netflix. Grandi catene di cinema come Regal e Cinemark starebbero valutando un boicottaggio di “Narnia” sui loro schermi IMAX. Tuttavia, IMAX sembrerebbe avere un'”opzione nucleare” per garantire la distribuzione del film, anche se al momento non è chiaro in cosa consista questa strategia.
Netflix e il suo rapporto con il cinema
Il caso “Narnia” segna un punto di svolta per Netflix, storicamente focalizzato sullo streaming e poco incline a rilasciare i propri film nelle sale. L’accordo con IMAX rappresenta un’eccezione significativa, spinta dalla stessa Greta Gerwig, che avrebbe insistito per una distribuzione cinematografica tradizionale.
Il Chief Content Officer di Netflix, Ted Sarandos, ha sottolineato che la priorità dell’azienda resta comunque lo streaming, e che il lancio in sala di “Narnia” non segna un cambio di strategia a lungo termine. Tuttavia, la scelta di proiettare il film nei cinema IMAX rappresenta un segnale importante e potrebbe influenzare il futuro delle politiche di distribuzione della piattaforma.
Greta Gerwig e la sua scelta di dirigere “Narnia”
Greta Gerwig ha firmato per dirigere “Narnia” già nel 2022, prima dell’uscita di “Barbie”. Dopo il clamoroso successo del film con Margot Robbie, Gerwig avrebbe avuto la possibilità di scegliere qualsiasi progetto desiderasse, ma essendo già legata contrattualmente a “Narnia”, ha deciso di sfruttare la sua influenza per ottenere una distribuzione cinematografica per il film.
Il futuro del cinema tra streaming e distribuzione tradizionale
L’accordo tra Netflix e IMAX evidenzia il delicato equilibrio tra streaming e distribuzione teatrale. Se da un lato i grandi studi vogliono mantenere la centralità delle sale cinematografiche, dall’altro la crescente presenza di piattaforme come Netflix potrebbe ridefinire le regole del settore. Resta da vedere se “Narnia” sarà solo un’eccezione o se rappresenterà il primo passo verso un nuovo modello di distribuzione cinematografica.