Francis Lawrence, il regista di “Hunger Games: la ballata dell’usignolo e del serpente” il tanto atteso prequel della saga Hunger Games, ha fornito alcuni affascinanti dettagli sul personaggio principale del film, Lucy Gray Baird. In un’intervista esclusiva a Empire Magazine, Lawrence ha accennato alle differenze tra Lucy Gray e la protagonista iconica della saga, Katniss Everdeen.
Francis Lawrence Anticipa un Personaggio Principale Divergente in “Hunger Games: la ballata dell’usignolo e del serpente”
Il prossimo dramma d’avventura si basa sul romanzo del 2020 di Suzanne Collins ed è ambientato più di 60 anni prima degli eventi che coinvolgono Katniss. Segue un giovane Presidente Coriolanus Snow nel suo ruolo di mentore di Lucy Gray Baird, il tributo femminile del Distretto 12, per i 10° Hunger Games annuali. Rachel Zegler interpreta Lucy nel film.
Lawrence si è chiesto se il pubblico sarebbe interessato a un nuovo capitolo degli Hunger Games senza Katniss, la figura centrale della serie originale. Nonostante l’assenza di Katniss, i fan possono comunque aspettarsi molto da Lucy Gray.
Secondo Lawrence, Lucy è decisamente diversa da Katniss, definendola “l’anti-Katniss.” Mentre Katniss era caratterizzata dall’introversione, dallo stoicismo e dall’istinto di sopravvivenza, Lucy Gray è espressiva, abbraccia apertamente la sua sessualità ed emana l’energia di una performer.
La differenza tra Lucy e Katniss si estende al rapporto con i riflettori. A differenza di Katniss, che disprezzava l’attenzione, Lucy trae vantaggio da essa. Sapeva come manipolare le folle e giocare con le emozioni delle persone, ha spiegato Lawrence.
Questa divergenza di caratteri non è l’unico aspetto unico del prequel. La produttrice Nina Jacobsen ha sottolineato che “Hunger Games: Ballad of Songbirds and Snakes” non replica i film precedenti. Introduce nuovi territori, personaggi e un linguaggio visivo distintivo che mantiene l’essenza di Panem, offrendo una prospettiva fresca.
Lawrence trova gratificante l’opportunità di tornare in questo universo cinematografico, date la profondità e la complessità della narrazione. Il titolo stesso, “la ballata dell’usignolo e del serpente” suggerisce un tema di dualità – l’interazione tra luce e oscurità, bene e male, gioia e tristezza – presente in ogni individuo. Si pone la domanda sulla nostra capacità di connetterci con gli altri, enfatizzando l’esperienza umana universale.
“Hunger Games: la ballata dell’usignolo e del serpente” arriverà nei cinema il 17 novembre, promettendo un’esplorazione fresca dell’universo di Hunger Games che sia i fan di lunga data che i nuovi appassionati possono attendere con entusiasmo.