A volte capita che, nella scelta del cast, si riesca a scovare quell’attore capace non solo di interpretare un ruolo, ma di sviscerarlo, indossarne la pelle e diventare quel determinato personaggio. Nel mondo dei cinecomics l’abbiamo già visto succedere con Robert Downey Jr. nei panni di Tony Stark/Iron-Man, che con il suo carisma e il carattere istrionico non sembra nemmeno recitare, ma limitarsi a portare se stesso sullo schermo.
Ben prima di lui, tuttavia, un altro attore ha avuto la fortuna di trovare una parte capace di renderlo famoso al grande pubblico e di legarlo indissolubilmente a un personaggio, senza tuttavia fargli provare quel sentimento di frustrazione, proprio di molti interpreti, dovuto al desiderio di non essere riconosciuto solo per quel determinato ruolo. Stiamo parlando ovviamente di Hugh Jackman, ormai volto simbolo di Wolverine degli X-Men.
Con l’uscita di “X-Men: Giorni di un futuro passato”, già re incontrastato del week-end, Jackman firma la sua settima comparsa nel franchise Marvel, ma a tutt’oggi si dimostra assolutamente grato ed entusiasta di avere la possibilità di impersonare il mutante artigliato. Proprio per questi motivi, l’annuncio di circa un mese fa, secondo cui il prossimo “X-Men: Apocalypse” sarebbe stata quasi certamente la sua ultima volta nelle vesti di Logan, ha gettato nel panico i milioni di fan, disperati al fatto di dover probabilmente accettare un nuovo Wolverine.
Hugh Jackman fa un passo indietro, nel suo futuro c’è Wolverine
Ebbene, sembra che l’attore australiano non voglia affossare del tutto la speranza dei propri ammiratori e si è così reso protagonista di un grosso passo indietro rispetto alla sua ultima dichiarazione.
Intervistato da Vulture in occasione del rilascio di “X-Men: Giorni di un futuro passato”, Jackman ha ammesso che “nonostante interpretare Wolverine sia di volta in volta più impegnativo, soprattutto fisicamente, poter tornare a vestire i suoi panni mi ha dato un gran senso di benessere. Probabilmente mai come prima.”
Hugh Jackman, nuovo film su Wolverine
Così, nonostante abbia ribadito che parteciperà al sequel di “Wolverine – L’immortale” solo se lo script sarà migliore rispetto al film dello scorso anno, sostenendo che “non ha senso prenderne parte se pensi che non sia un granché”, l’attore ha aggiunto: “Voglio essere sicuro che ci sia ancora qualcosa da creare per me; voglio accertarmi che io abbia ancora la stessa passione e la stessa dedizione e che i film siano belli. Se dovesse essere così, personalmente ancora non vedo una fine.” L’attore ha comunque dichiarato di essere nel bel mezzo di colloqui con il regista James Mangold, che sembrerebbe avere in mente qualcosa di mai visto per il mutante, e che nel corso di queste discussioni è saltato fuori il fumetto “Old Man Logan” di Mark Millar e Steve McNiven, perché dopotutto, come ha ammesso lo stesso Jackman scherzando (o forse nemmeno tanto), la strada intrapresa dal suo personaggio sembra essere sempre più quella.
Jackman ha poi proseguito dicendo: “La verità, ora come ora, è che mi piacerebbe continuare a interpretarlo, ma probabilmente ho degli standard più elevati per farmi convincere.” L’attore ha poi sottolineato il ruolo dell’ultimo film degli X-Men e dell’importanza del ritorno di Bryan Singer come regista, che ha permesso di rimediare a quella “trasandatezza” che aveva cominciato ad assumere il franchise. “Non c’era la consapevolezza che sarebbero stati prodotti sette film e che si arrivasse fin dove siamo arrivati” ha affermato. “Ne abbiamo semplicemente fatto uno e poi l’altro e poi la gente si è ritrovata con registi diversi e non c’è più stata una visione d’insieme che prendesse in considerazione i progetti precedenti. La Marvel probabilmente ha cambiato questo modo di pensare. Il loro famoso piano di 15 anni, che tutti conoscono, penso sia davvero intelligente.”
Jackman ha descritto il ritorno di Singer alla regia dichiarando: “Ha capito che non era troppo tardi per rimediare ed è come se fosse tornato l’equilibrio! Abbiamo trovato il modo per poter proseguire con un nuovo inizio.”
Non possiamo che dirci contenti di queste affermazioni, che non solo ci fanno sperare di poter rivedere Jackman nei panni del mutante ancora per qualche tempo, ma anche per la volontà dell’attore di voler prendere parte a progetti secondo lui degni di essere interpretati e che si dimostrino degni di un personaggio della caratura di Wolverine.
“X-Men: Giorni di un futuro passato” (di cui potete trovare qui la nostra recensione) è ora nei cinema, mentre “X-Men: Apocalypse” è atteso per il 2016. Per quanto riguarda “Wolverine 3”, previsto per il 2017, il regista James Mangold farà bene a trovarsi un buono sceneggiatore o potrebbe beccarsi il pollice o meglio l’artiglio verso di Jackman.