La storia cinematografica di Hellboy è tra le più classiche: un primo capitolo che guadagnò abbastanza per generare un sequel e un sequel che non fece abbastanza per creare un franchise solido. Chiusosi al secondo capitolo, Hellboy fu uno di quegli adattamenti che non riuscirono ad affermarsi nell’Olimpo dei cinecomic, ma non a causa della scarsa qualità. Guillermo del Toro riuscì infatti a realizzare due film di pregevole fattura, che i lettori del fumetto (e non) apprezzarono ampiamente, ma forse il richiamo non al livello di personaggi come Batman o Spider-Man, non permise al demone rosso di ottenere un terzo capitolo reclamato a gran voce dai fan.
Nonostante del Toro sarebbe ben lieto di accontentare le richieste del suo pubblico, il problema, di fondo, è sempre lo stesso: gli studios non vogliono spendere per la realizzazione di Hellboy 3.
Interrogato su Reddit AMA a proposito di Hellboy 3, all’immancabile domanda, e cito, “Perché diavolo non abbiamo un Hellboy 3 da attendere?”, il regista ha risposto:
Dal punto di vista creativo, mi piacerebbe moltissimo farlo. Dal punto di vista creativo. Ma finanziarlo è praticamente impossibile. Non da parte MIA, ma dello studio. Se fossi un multimilionario, lo finanzierei io stesso, ma spendo tutti i miei soldi in mostri di plastica.
Anche Ron Perlman, interprete di Rosso nel film, ha sempre dichiarato la propria disponibilità a terminare ciò che iniziò con del Toro nel 2004, perciò si tratterebbe veramente di racimolare abbastanza da realizzare questo atteso seguito. L’autore messicano ha anche rivelato quali erano i suoi piani per Hellboy 3 a partire dal rilascio di Hellboy II: The Golden Army:
L’idea era quella di mettere finalmente Hellboy di fronte al proprio destino, al suo inevitabile destino che lo porterà a essere la bestia dell’Apocalisse, e far affrontare a lui e Liz questa parte della sua natura, che deve accettare per poter, ironicamente, sconfiggere la minaccia del terzo film. Deve divenire la bestia dell’Apocalisse per difendere l’umanità, ma allo stesso tempo diviene una creatura più oscura. È un finale molto interessante per la serie, ma non penso accadrà.
Con così tanta voglia di fare da parte del regista e dell’interprete principale, l’idea che un degno finale per questa serie non arriverà mai per la mancanza di fondi è davvero scottante. Del Toro è riuscito solo ora ad aver il via libera per girare Pacific Rim 2 (qui l’articolo), perciò dovrebbe combattere una dura lotta, forse persa in partenza, per convincere lo studio a finanziare Hellboy 3. Tuttavia, proprio perché si tratta di una questione di soldi, a spingere la casa di produzione a investire nel cinecomic potrebbe essere proprio un exploit del sequel sui robot e sui kaiju; un incasso stratosferico da parte di Pacific Rim 2 potrebbe far capire agli studios che i prodotti autoriali, qualitativi e d’intrattenimento al contempo, di del Toro possono presupporre incassi, risvegliando così la speranza nella produzione di un terzo capitolo con il demone protagonista.
Pacific Rim 2 (qui le news su un franchise che si preannuncia più transmediatico che mai) giungerà nelle sale il 16 ottobre 2015. Intanto Guillermo del Toro debutterà in TV con la sua serie The Strain (qui trailer e poster), in onda su FX questa domenica, mentre a ottobre tornerà sul grande schermo con Crimson Peak (qui le prime foto dal set). L’autore ha anche prodotto il lungometraggio animato The Book of Life (qui il trailer ufficiale), al cinema questo inverno.