La saga cinematografica di Harry Potter si è conclusa con Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2, diretto da David Yates e uscito nelle sale italiane il 13 luglio 2011.
Curiosità Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2
L’ottavo film ha segnato la fine di un’era per milioni di fan, portando sul grande schermo la battaglia finale tra il bene e il male. Ma dietro le quinte si nascondono numerosi dettagli e curiosità che hanno reso questo capitolo ancora più speciale.
Un set pieno di segreti e dettagli inediti
Durante la lavorazione della saga, Daniel Radcliffe ha rotto ben 80 bacchette magiche a causa del suo modo energico di girare le scene d’azione. Inoltre, il trucco della cicatrice di Harry è stato applicato circa 5.800 volte, considerando anche le controfigure e gli stuntman.
Una decisione interessante riguardava lo scontro tra Severus Piton e Minerva McGranitt. Inizialmente, la produzione aveva pensato di sostituirlo con un duello tra Piton e Harry, ma J.K. Rowling si oppose fermamente, ritenendo essenziale il confronto tra i due professori.
Tra le curiosità più sorprendenti, il film segna l’unica volta in cui Hermione Granger viene mostrata a bordo di una scopa, un dettaglio insolito per il personaggio.
Scene improvvisate e dettagli tecnici
Alcuni momenti memorabili del film sono nati spontaneamente sul set. Un esempio è l’abbraccio di Voldemort a Draco Malfoy, che non era previsto dal copione ed è stato un’improvvisazione dell’attore Ralph Fiennes, creando una scena inquietante e imbarazzante.
Per girare le sequenze ambientate nella Gringott, la produzione ha realizzato 210.000 monete finte, utilizzate per le scene all’interno della banca dei maghi.
Il cast è stato un elemento costante per tutta la saga. Attori come Alan Rickman, Emma Watson, Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Tom Felton e molti altri hanno preso parte a tutti e otto i film, segnando un legame indissolubile con il pubblico.
Il film più breve e il lungo viaggio della saga
Tra gli otto capitoli, Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 2 è il più corto, con una durata di 2 ore e 10 minuti. Per chi volesse maratonare l’intera saga, invece, servirebbero circa 18 ore e 20 minuti, escludendo i titoli di coda.
Curiosamente, sei film della saga hanno ricevuto nomination agli Oscar per un totale di 12 candidature, senza però mai ottenere una vittoria.
Scelte di casting e modifiche narrative
Il ruolo del fantasma Helena Corvonero sarebbe potuto andare a Kate Winslet, ma i suoi agenti rifiutarono la proposta della Warner Bros., e la parte fu poi assegnata a Kelly MacDonald.
Una delle modifiche più evidenti rispetto ai libri riguarda la morte di Voldemort. Nel romanzo, il corpo del Signore Oscuro resta privo di vita, mentre nel film la produzione scelse di farlo disintegrare in cenere, ritenendo questa soluzione più spettacolare per il pubblico.
Altre differenze riguardano il duello finale, la Battaglia di Hogwarts, che nel film è resa ancora più spettacolare grazie a una Hogwarts interamente digitale, senza l’uso della miniatura fisica impiegata nei precedenti capitoli.
Retroscena emozionanti e momenti iconici
Alan Rickman, interprete di Severus Piton, ebbe una conversazione con J.K. Rowling prima dell’uscita dell’ultimo libro. L’autrice gli rivelò dettagli inediti sul passato di Piton, tra cui il suo amore per Lily Evans e il motivo del suo comportamento ambiguo nei confronti di Harry.
Un altro dettaglio riguarda Neville Paciock e Luna Lovegood: nel film si accenna a una loro possibile relazione, ma nei libri questa sottotrama romantica non è presente.
Il saluto al cast e al mondo di Hogwarts
Dopo la fine delle riprese, molti dei set furono trasferiti ai Warner Bros. Studio Tour London, dove i fan possono visitarli ancora oggi.
L’ultima scena girata in assoluto per la saga fu il dialogo tra Harry, Hermione e Ron con Aberforth Silente. Al momento delle riprese aggiuntive, Emma Watson aveva già tagliato i capelli, perciò fu costretta a indossare una parrucca.
Il film si chiude con il celebre epilogo alla stazione di King’s Cross, che fu girato due volte a causa di problemi con il trucco invecchiante degli attori. La versione definitiva è stata girata in teatro di posa, con una ricostruzione completa del Binario 9 e ¾.
L’eredità di Harry Potter continua a vivere attraverso fan di tutto il mondo, e questo ultimo capitolo rappresenta una chiusura epica e indimenticabile per una delle saghe più amate della storia del cinema.