Harrison Ford: “Devo tutto a Marlon Brando”

L'attore ottantunenne rivela dettagli sul quinto e ultimo capitolo della saga di Indiana Jones, incluso l'utilizzo di avanzate tecnologie per ringiovanire il suo personaggio e il significato dietro l'addio al leggendario archeologo.

Harrison Ford, nel corso di un incontro stampa internazionale a Los Angeles per il film “Indiana Jones e il Quadrante del destino”, non ha nascosto la sua età avanzata, ma ha mostrato con orgoglio la sua vitalità e la sua capacità di interpretare ancora il leggendario archeologo. L’atteso quinto capitolo della saga, dopo la première al festival di Cannes, arriverà nelle sale americane il 30 giugno e in Italia il 28, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Durante l’incontro, a Ford è stata posta una domanda sul suo mentore, una figura che ha avuto un impatto significativo sulla sua carriera. In risposta, sembra ritrovare una nuova giovinezza e condividere una preziosa lezione: “So che Marlon Brando consigliò a un giovane collega attore di non preoccuparsi troppo, altrimenti lo si sarebbe visto sulla sua faccia. Questo significa che, certo, devi preoccuparti, ma non del successo, bensì di essere presente”.

Harrison Ford svela i segreti di Indiana Jones e il Quadrante del destino: un addio emozionante al personaggio iconico

Quanto è cambiato il personaggio di Indiana Jones in questo quinto e ultimo capitolo della saga? Ford spiega: “Molto. Nei quattro film precedenti abbiamo mostrato i suoi punti di forza. Ora stiamo entrando in una nuova fase della sua vita, lo ritroviamo dopo una pausa di quindici anni. È un uomo che invecchia, si avvia alla pensione e lo incontriamo nell’ultimo giorno della sua carriera accademica, il che non è certo facile per lui. Tuttavia, tutto questo funziona magnificamente dal punto di vista drammatico, poiché introduce il personaggio di Helena (interpretata da Phoebe Waller-Bridge) in una nuova avventura che attraversa il mondo”. La trama si svolge nel 1969, durante i giorni dell’allunaggio, con un Indiana Jones che si sente superato dal mondo che lo circonda e che deve affrontare una realtà in cui persino scienziati ex-nazisti come Voller (interpretato da Mads Mikkelsen) collaborano con la NASA.

Ma cosa significa per Ford dire definitivamente addio a Indiana Jones? L’attore risponde: “Non lo vedo come un addio diverso dagli altri, ma non ho rimpianti perché sento che abbiamo realizzato un film davvero gratificante per il pubblico. Abbiamo prestato molta attenzione al personaggio e abbiamo cercato di creare una storia che riportasse Indiana nelle vite delle persone con un nuovo e interessante sviluppo. È stato davvero uno splendido addio”.

Indiana Jones rappresenta molto per Ford, che condivide il suo punto di vista con il pubblico: “Prima di tutto, voglio sottolineare che nel nostro mestiere siamo tutti narratori, e ciò che ho imparato nel corso degli anni proviene dall’esperienza. Per oltre quarant’anni ho conosciuto sempre meglio questo personaggio e il mio lavoro. Indiana Jones significa per me ciò che significa anche per il pubblico. È come un contratto tra di noi. La cosa più importante è che le persone apprezzino ciò che abbiamo realizzato”.

Infine, una curiosità sul film: per ringiovanire il volto di Harrison Ford nelle scene ambientate nel 1944, è stato utilizzato un software di intelligenza artificiale chiamato FRAN, sviluppato da Disney. Questo avanzato programma ha permesso di selezionare immagini d’archivio e sovrapporle alle riprese più recenti, riducendo notevolmente i tempi di de-aging. Il processo richiede solo cinque secondi per ringiovanire coerentemente il personaggio di fotogramma in fotogramma. Il software è in grado di individuare i punti del volto che sono stati influenzati dall’invecchiamento e interviene per eliminare i segni del tempo. Questa tecnica ha persino conquistato lo scetticismo di Harrison Ford: “In passato non ho apprezzato questa tecnica fino a quando non ho visto come è stata realizzata in questo caso, che è molto diversa rispetto ad altri film che ho visto. Ora posso recitare qualsiasi scena e, grazie all’intelligenza artificiale, il mio volto può essere posizionato nella giusta angolazione di luce. Può sembrare strano, ma funziona ed è ancora il mio volto”.

Con il suo carisma senza tempo, Harrison Ford si prepara a salutare il personaggio di Indiana Jones, lasciando un’eredità indelebile nella storia del cinema e nel cuore dei fan di tutto il mondo.

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