Guai per Ubisoft che Riduce lo Smartworking, dipendenti scioperano

I dipendenti di Ubisoft protestano contro la riduzione dello smartworking, scioperando per tre giorni contro il ritorno obbligatorio in ufficio.

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Ubisoft e la decisione di ridurre il lavoro da remoto

Il gigante francese dei videogiochi, Ubisoft, noto per celebri franchise come Assassin’s Creed e Prince of Persia, ha preso la controversa decisione di limitare lo smartworking, imponendo ai suoi dipendenti di lavorare in presenza per almeno tre giorni alla settimana. La motivazione dietro questa scelta risiede, secondo l’azienda, nella necessità di favorire la creatività attraverso l’interazione diretta tra i membri del team. Tuttavia, questa mossa ha provocato un’ondata di proteste tra i lavoratori.

Le reazioni dei dipendenti: uno sciopero per difendere lo smartworking

I dipendenti di Ubisoft non hanno accolto con favore questa decisione. Sentendosi privati di un equilibrio tra vita privata e lavorativa che lo smartworking aveva garantito, molti di loro sono scesi in piazza per manifestare il loro disaccordo. La protesta, durata tre giorni, ha coinvolto diversi uffici del colosso videoludico, con i lavoratori che si sono opposti all’obbligo di rientrare in ufficio così frequentemente. I dipendenti hanno sottolineato come il lavoro da remoto abbia permesso loro di gestire meglio le loro vite personali, contribuendo comunque al successo dell’azienda.

L’argomento di Ubisoft: la creatività fiorisce con l’interazione personale

Secondo Ubisoft, la decisione di ridurre lo smartworking non è stata presa alla leggera. L’azienda ritiene che la creatività, essenziale per lo sviluppo dei suoi prodotti, tragga beneficio dalle interazioni in presenza tra i membri del team. In un settore competitivo come quello dei videogiochi, l’innovazione e lo scambio di idee sembrano essere per Ubisoft elementi chiave che possono prosperare solo in un ambiente collaborativo fisico.

Un settore diviso tra lavoro da remoto e in presenza

La scelta di Ubisoft riflette una tendenza che molte aziende, soprattutto nel settore tecnologico, stanno vivendo: il ritorno al lavoro in presenza dopo un lungo periodo di smartworking forzato dalla pandemia. Mentre alcuni credono che il lavoro da remoto debba rimanere una parte integrante del futuro professionale, altri, come Ubisoft, ritengono che l’interazione diretta sia insostituibile per mantenere alti livelli di produttività e creatività.

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