La serie tv “Avetrana-Qui non è Hollywood”, dedicata all’omicidio di Sarah Scazzi, è stata bloccata dal tribunale di Taranto su richiesta del sindaco di Avetrana. Il primo cittadino teme che la serie possa danneggiare l’immagine della comunità.
Avetrana contro Disney+: la battaglia legale sulla serie tv che viene sospesa
La serie tv “Avetrana-Qui non è Hollywood”, dedicata al drammatico caso dell’omicidio di Sarah Scazzi, è stata temporaneamente bloccata dal tribunale di Taranto. Il giudice ha accolto il ricorso urgente presentato dal sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, che temeva che la serie potesse danneggiare l’immagine della sua comunità.
Il primo cittadino, attraverso i suoi legali, ha sostenuto che l’associazione del nome della cittadina pugliese a una storia così tragica e violenta potesse generare un’immagine distorta e diffamatoria di Avetrana, rappresentandola come un luogo oscuro e pericoloso.
Una ferita ancora aperta
L’omicidio di Sarah Scazzi, avvenuto nel 2010, ha sconvolto la comunità di Avetrana e l’intera Italia. La vicenda giudiziaria si è conclusa con la condanna all’ergastolo di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia della vittima, mentre Michele Misseri, zio di Sarah, è stato condannato a otto anni di reclusione.
Nonostante siano passati molti anni da quei tragici eventi, la ferita è ancora aperta nella comunità di Avetrana, che ha sempre cercato di voltare pagina e di ricostruirsi.
La decisione del tribunale
Il tribunale di Taranto, accogliendo le preoccupazioni del sindaco, ha deciso di sospendere la messa in onda della serie tv fino a nuova udienza. Il giudice ha ritenuto necessario verificare se l’associazione del nome di Avetrana alla serie potesse effettivamente ledere l’immagine della comunità.
La decisione del tribunale ha suscitato un ampio dibattito sulla liceità della rappresentazione cinematografica di fatti di cronaca nera e sui diritti delle comunità coinvolte in tali eventi.