Gremlins, il celebre film natalizio del 1984, rimane ancora oggi un’opera sorprendente per il suo equilibrio tra commedia, horror e magia delle feste. Tuttavia, il film che conosciamo e amiamo sarebbe stato drasticamente diverso senza l’intervento del produttore Steven Spielberg. La sceneggiatura originale, scritta da Chris Columbus, era molto più cruenta, con un numero significativamente maggiore di morti, incluso il destino tragico di alcuni personaggi chiave.
La visione iniziale di Gremlins: un film horror a tutti gli effetti
Nella versione originale di Columbus, Gremlins era stato concepito come un vero film horror. Tra le scene più cruente eliminate c’era la morte della madre di Billy, la cui testa avrebbe dovuto rotolare giù per le scale, e quella del cane Barney, che sarebbe stato appeso e ucciso dai Gremlins. Anche i piccoli mostri dispettosi avrebbero seminato caos in un McDonald’s, divorando le persone al posto del cibo.
Queste sequenze, tuttavia, furono scartate dopo l’intervento di Spielberg, che intuì il potenziale del film come opera destinata a un pubblico più ampio, conservando un tono spaventoso ma senza superare i limiti del buon gusto.
Come Steven Spielberg ha reso Gremlins un Classico Natalizio
Un altro cambiamento fondamentale voluto da Spielberg fu mantenere Gizmo, il tenero Mogwai, come compagno di Billy per l’intera durata del film. Nella sceneggiatura originale, Gizmo si sarebbe trasformato in uno dei Gremlins dopo appena 30 pagine, ma Spielberg capì che il pubblico aveva bisogno di un personaggio adorabile e riconoscibile a cui affezionarsi. Questo cambiamento fu cruciale per il successo del film, rendendo Gizmo una delle icone più amate del cinema.
La scena che non si poteva tagliare
Nonostante molti momenti fossero stati eliminati per abbassare il livello di violenza, una scena drammatica rimase intatta grazie alla determinazione di Columbus, del regista Joe Dante e di Spielberg. Si tratta del racconto di Kate, interpretata da Phoebe Cates, sul tragico destino del padre, morto nel camino mentre cercava di impersonare Babbo Natale. Lo studio voleva tagliare questa scena, ritenendola troppo oscura, ma il team creativo insistette affinché fosse inclusa, aggiungendo profondità emotiva al film.
Un classico di Natale senza tempo
Grazie agli interventi di Spielberg, Gremlins è diventato un perfetto mix di paura, umorismo e spirito natalizio. Sebbene il film abbia sacrificato alcuni elementi più cupi, ha mantenuto una giusta dose di tensione, trasformandolo in un classico adatto a tutte le età. Senza questi cambiamenti, è probabile che Gremlins sarebbe rimasto un’opera di nicchia, anziché il fenomeno culturale che continua a essere oggi.
Per gli amanti del cinema, questa storia rappresenta un esempio di come le decisioni creative possano trasformare un buon film in un capolavoro intramontabile. E chissà, forse il lato più oscuro di Gremlins potrà essere esplorato in futuri adattamenti o spin-off, ma per ora, possiamo goderci il capolavoro che è diventato.