Gravity è finalmente al cinema, ma quanti errori nel film? Secondo Neil deGrasse Tyson troppi!
Negli ultimi giorni, mentre la critica tace ed apprezza con entusiasmo lo sci-fi Gravity di Alfonso Cuarón, è intervenuta la comunità scientifica per smontare a pezzi il grandissimo lavoro compiuto dal regista messicano, esprimendo (forse con troppa superbia e razionalità scientifica) giudizi negativi su un film che secondo il nostro parere non possiede difetti. In particolare, il celebre fisico americano Neil deGrasse Tyson asserisce con convinzione che la pellicola fantascientifica Gravity non è così perfetta e realistica come l’ha descritta la grande maggioranza dei critici. L’astrofisico infatti, sebbene abbia molto apprezzato le qualità realistiche dello space movie di Cuarón, sostiene che il film non è esente da errori, affermando inoltre che alcune sequenze scenografiche non possono essere veritiere. A riguardo è intervenuto anche il Presidente dell’Istituto nazionale di Astrofisica Giovanni Bignami che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “I detriti hanno velocità di diversi chilometri al secondo, per cui si vedrebbero arrivare molto meno di una palla di fucile, anche se abbastanza grossi… Mentre nel film sembra che arrivino svolazzando come sassi che cadono da una parete.”
Comunque a prescindere da tutte queste polemiche, Gravity prosegue la sua inarrestabile corsa sbancando i botteghini di tutto il mondo e punta dritto agli ambiti Premi Oscar.
Ecco i tweet di Neil deGrasse Tyson (riportati da Best Movie) inerenti alla pellicola fantascientifica Gravity di Alfonso Cuarón:
«I miei tweet raramente contengono opinioni. Di solito sono prospettive diverse sul mondo. Ma nel caso ve lo steste chiedendo, Gravity mi è piaciuto molto».
«Il film Gravity dovrebbe intitolarsi Momento angolare».
«Per vostra informazione, il momento angolare è la tendenza, una volta che un oggetto è in rotazione, a continuare a ruotare, a meno che non intervenga un altro oggetto a fermarne il moto».
«Il film Gravity dovrebbe intitolarsi Gravità zero».
«Il film Gravity dipinge uno scenario di distruzione di un satellite che potrebbe effettivamente verificarsi».
«Misteri di Gravity: l’astronauta Clooney insegna al medico Bullock cosa succede in condizioni di deprivazione da ossigeno».
«Misteri di Gravity: perché un film di fantascienza ambientato in uno spazio finto ci piace di più di vedere uomini veri che lavorano nello spazio vero».
«Misteri di Gravity: le comunicazioni satellitari vengono interrotte a 230 miglia dal suolo, ma i satelliti di comunicazione gravitano molto più in alto».
«Misteri di Gravity: i satelliti orbitano da ovest a est, ma i detriti dei satelliti orbitano da est a ovest».
«Misteri di Gravity: perché i capelli di Sandra Bullock, nelle altrimenti convincenti scene a zero g, non fluttuano liberamente?».
«Misteri di Gravity: perché sono tutti così impressionati da un film a zero g 45 anni dopo 2001?».
«Misteri di Gravity: quando Clooney si stacca dalla Bullock fluttua via. A zero g basta uno strattone per farli riavvicinare».
«Misteri di Gravity: perché Hubble (350 miglia dal suolo), il satellite cinese (230 miglia)e la stazione spaziale cinese sono tutti sulla stessa linea visiva».
«Misteri di Gravity: perché la Bullock, che è un dottore, lavora a un telescopio».