Si sono celebrati, sabato sera alla Ray Dolby Ballroom, in quel di Los Angeles, i Governors Awards, detti anche Oscar alla carriera.
Quest’anno, gli Oscar alla carriera sono andati a:
– Maureen O’Hara, grande attrice irlandese, che ha recitato in film come Notre Dame (1939), Il miracolo della 34° strada (1947), La lunga linea grigia (1955), Il cowboy con il velo da sposa (1961) e Quella nostra estate (1963). Lavorò spesso con John Wayne, di cui fu amica, ed è stata diretta da registi come John Ford.
– Jean-Claude Carrière, apprezzato sceneggiatore cinematografico e televisivo francese, ha collaborato con i più grandi registi dagli anni ’60, tra cui Jean-Luc Godard, vincendo nel 1963 l’Oscar al miglior cortometraggio con Heureux Anniversaire (Happy Anniversary) di Pierre Ètaix. Tra le sue migliori realizzazioni si ricordano Il diario di una cameriera (1964), La via Lattea (1967), La Cagna (1972), Cyrano de Bergerac (1990) e L’Ultimo Inquisitore (2009).
– Hayao Miyazaki, grande fumettista, animatore, regista, produttore e sceneggiatore di anime, si è presentato a sorpresa a ritirare il premio (cosa che non aveva fatto quando vinse l’Oscar al miglior film di animazione nel 2003 per La città incantata). “Mia moglie mi dice che sono un uomo molto fortunato.” ha dichiarato l’autore giapponese durante il suo discorso. “Penso di essere stato molto fortunato, perché ho avuto la fortuna di appartenere all’ultima fase dell’era in cui si facevano film con carta, matita e pellicola. Inoltre, il mio Paese è stato in pace nei 50 anni in cui ho fatto film. Ovviamente, abbiamo avuto vantaggi dalle guerre, ma siamo stati fortunati a non aver partecipato direttamente a queste guerre. Ma la mia fortuna più grande è stata poter incontrare Maureen O’Hara oggi. Quindi sono felice, e mi sento davvero fortunato per la vita che ho avuto. Grazie.”
Celebre per i suoi film di animazione, tra cui Kiki – Consegne a domicilio (1989), Principessa Monoke (1997), La Città Incantata (2001), Il Castello errante di Howl (2005) e Si alza il vento (2013, con cui ha annunciato il ritiro dall’attività cinematografica), ha fondato nel 1985, assieme al regista e animatore giapponese Isao Takahata, lo Studio Ghibli, uno studio cinematografico di film d’animazione giapponese dove si potessero dare luogo agli anime in assoluta libertà creativa. Un evento unico, quello di sabato, poiché finalmente Miyazaki è stato riconosciuto come doveva (oltre all’Orso d’oro vinto per La città incantata e il Leone d’oro alla carriera nel 2005) e perché Miyazaki raramente lascia la sua terra natia.
Oltre a loro, è stato premiato anche Harry Belafonte, celebre musicista e attore, che ha ricevuto il Jean Hersholt Humanitarian Award per il suo impegno nel sociale, e che si è sempre battuto a favore di cause legate ai diritti umani. Una cascata di star, poi, a corredo della cerimonia, da Benedict Cumberbatch e Jessica Chastain fino a Jennifer Aniston e Jake Gyllenhaal. Ormai mancano circa 4 mesi all’evento più atteso dell’anno, e di nomi che potrebbero arrivare all’Olimpo ce ne sono tanti… chi sarà il prossimo a portarsi a casa l’ambita statuetta?
Articolo di Mara Siviero