Gli Oscar sfiorati e quelli mai ricevuti nella storia del cinema: una breve panoramica

Molta gente, che magari non ha curiosato più di tanto sulle premiazioni degli Academy, dà per scontato che molti attori che vengono ammirati e stimati in tutto il mondo abbiano vinto già degli Oscar.
Il primo nome tra tutti che ci può venire in mente è quello di Leonardo DiCaprio; quasi 40 anni, e più della metà dedicati alla recitazione; eppure non ha mai vinto un Oscar.
Nemmeno considerato per “Titanic“, fu nominato nel 1994 come migliore attore non protagonista per “Buon Compleanno Mr.Grape“, nel 2005 e 2007 nominato come miglior attore per “The Aviator” e “Blood Diamond” e nominato anche quest’anno per la stessa categoria per “The Wolf of Wall Street“; che sia la volta buona?
Johnny Depp: nominato per 3 volte come migliore attore nel 2004 per “Pirati dei Caraibi: La Maledizione della Prima Luna“, nel 2005 per “Neverland – Un Sogno per la Vita” e nel 2008 per “Sweeney Todd – Il Diabolico Barbiere di Fleet Street“, non ha mai vinto (sebbene meritasse anche per “Edward mani di Forbice”).
Altro nome di attore, ad esempio del cinema moderno, è Tom Cruise: nominato anche lui per 3 volte, 2 come miglior attore nel 1990 per “Nato il quattro Luglio“, 1997 per “Jerry Maguire“, e una come miglior attore non protagonista nel 2000 per “Magnolia“.
Per nulla considerato per “Top Gun“, non ha mai vinto, ma almeno si portò a casa un Golden Globe per tutti e 3 i film.
Ma non ricevere la statuetta o una nomination, non è sinonimo di non essere bravi.
Tra i registi possiamo fare tre nomi in assoluto:
Alfred Hitchcock: vinse il premio come Miglior Film per “Rebecca, la prima Moglie“, andato al produttore David O.Selznick, e solo (si nel suo caso dobbiamo usare proprio la parola “solo”), come Miglior Regia per “Rebecca, la Prima Moglie” (1940), “Prigionieri dell’Oceano” (1944), “Io ti Salverò” (1945), “La Finestra sul Cortile” (1954) e per “Psycho” (1960), senza mai vincere.
Stanley Kubrick: innumerevoli nominations tra Miglior Regia, Miglior Film e Miglior sceneggiatura tra “Il Dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba” (1965), “2001: Odissea nello Spazio” (1969), “Arancia Meccanica” (1972), “Barry Lyndon” (1976) e “Full Metal Jacket” (1988).
Vinse l’Oscar per i migliori effetti speciali per “2001: Odissea nello Spazio”.
 Orson Welles: il caso più eclatante.
Nominato solo nel 1942 per “Quarto Potere“, dove vinse come Miglior Sceneggiatura Originale (e nominato anche come Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attore).
Da segnalare una nomination l’anno successivo come Miglior Film per “L’orgoglio degli Amberson“; dopo di questo, il buio più totale, tranne un Oscar alla carriera ricevuto nel 1970.
Tra gli attori:
Cary Grant: solo due nomination nel 1942 per “Ho Sognato un Angelo” e nel 1945 per “Il Ribelle“. Portò a casa un Oscar alla Carriera nel 1970.
Tony Curtis: nominato solo una volta nel 1958 per “La Parete di Fango“.
 Gene Kelly: nominato nel 1946 per “Due Marinai e una Ragazza” come Miglior Attore e insignito di Oscar onorario nel 1951.
Angela Lansbury: 3 nominations come Miglior Attrice non Protagonista per “Angoscia” (1945), “Il Ritratto di Dorian Gray” (1946), “Và e Uccidi” (1963), e insignita dell’Oscar Onorario solo quest’anno (consegnatole già nel novembre 2013).
Christopher Plummer: Nominato solo nel 2010 per “The Last Station” e vincitore come Miglior Attore non Protagonista nel 2012 per “Beginners“.
Di esempi se ne potrebbero fare davvero un milione, e chissà per quale motivo tutta questa gente non è mai riuscita a centrale l’obiettivo oppure ha fatto bingo troppo tardi.
Ma premiati o no, per chi li ammira, restano e resteranno sempre unici.

Articolo di Mara Siviero

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