La première di “Smile 2”, attesissimo sequel horror targato Paramount Pictures, ha offerto al pubblico un’altra dose di brividi, con una nuova trama che porta avanti la terrificante storia del Demone Sorridente. Il cast e il regista Parker Finn hanno raccontato al pubblico i retroscena del film, offrendo spunti interessanti sulle sfide creative e sullo sviluppo dei personaggi.
Naomi Scott: Il volto della nuova protagonista
Nel sequel, la protagonista è Naomi Scott, che interpreta Skye Riley, una pop star di fama mondiale che si ritrova intrappolata in un incubo sovrannaturale dopo aver assistito al tragico destino di un’altra vittima del Demone Sorridente. Durante la première, Scott ha spiegato come ha affrontato il suo ruolo, rivelando di non essersi ispirata a una pop star specifica:
“Non volevo rendere il personaggio troppo simile a qualcuno di reale. Ho cercato di fidarmi delle esperienze accumulate osservando artisti nel corso degli anni. Sono sicura che alcuni spettatori noteranno similitudini, ma ho lasciato che il personaggio prendesse vita attraverso la coreografia e i costumi.”
Parker Finn: L’evoluzione di una “franchise”
Per il regista Parker Finn, è stato surreale vedere la parola “franchise” associata al suo lavoro. Ciò che era iniziato come una semplice idea ha preso una direzione molto più ampia di quanto inizialmente previsto. Finn ha voluto assicurarsi che “Smile 2” offrisse qualcosa di nuovo e fresco, sia dal punto di vista della trama che dell’esperienza horror:
“Volevo che il pubblico, nel dedicarmi di nuovo il suo tempo, ottenesse qualcosa di inaspettato, emozionante e spaventoso. Le storie di Smile sono guidate dai personaggi e sempre inquietanti, senza mai smettere di terrorizzare.”
Una delle sfide più uniche per Finn è stata mettere in scena uno spettacolo pop dal vivo per il personaggio di Skye. Secondo lui, è stato un processo di apprendimento che ha richiesto molta preparazione:
“Volevamo creare un mondo credibile per Skye, una pop star che sembrasse autentica. L’idea era che il pubblico potesse chiedersi: ‘È reale?’ L’obiettivo era portare quel mondo alla vita in modo onesto.”
Un sequel che esplora il terrore psicologico e soprannaturale
Se il finale del primo “Smile” ha sollevato discussioni tra i fan, molti hanno interpretato la sconfitta del personaggio principale come una metafora dei problemi di salute mentale. Tuttavia, Parker Finn ha chiarito che non aveva intenzione di lanciare un messaggio specifico, ma piuttosto esplorare temi psicologici e soprannaturali:
“Non ho mai voluto imporre un messaggio ai miei film. Sono più interessato a esplorare temi. Il primo Smile era una miscela tra psicologico e soprannaturale. Non cerco finali troppo facili o rassicuranti.”
Un cast entusiasta e un progetto ambizioso
Anche il resto del cast ha condiviso le proprie esperienze sul set di “Smile 2”. Dylan Gelula, che interpreta la migliore amica di Skye, Gemma, ha scherzato sull’effetto inquietante dei sorrisi sinistri, affermando che l’idea di qualcuno che mostra i denti come una scimmia ha qualcosa di profondamente inquietante. Gelula ha poi parlato della dinamica unica del suo personaggio, che interpreta il ruolo di confidente intimo di una celebrità.
“È un’idea intrigante, interpretare qualcuno che è il punto di riferimento per una pop star così famosa. È una dinamica che non avevo mai esplorato prima.”
Paul Jacobson, che nel film veste i panni di Morris, uno strano alleato di Skye, ha elogiato la capacità del regista di far sembrare reali i rapporti umani anche in un contesto così sovrannaturale:
“Quello che rende questi film così efficaci è l’umanità delle relazioni tra i personaggi, nonostante si trovino in situazioni folli e terrificanti.”
Un’esperienza di terrore autentico
Infine, gli attori hanno espresso l’emozione di lavorare su un progetto così ambizioso. Ray Nicholson, che interpreta Paul Hudson, ha raccontato di come fin dall’inizio avesse capito che “Smile 2” sarebbe stato un successo:
“Quando ho visto per la prima volta il set, ho pensato, ‘Oh, questo funzionerà davvero’. L’intera portata del progetto è incredibile.”
Miles Gutierrez-Riley, che interpreta Joshua, l’assistente personale di Skye, ha descritto l’emozione di partecipare a un film horror così personale e toccante, definendolo un’esperienza di grande impatto.
Un viaggio inquietante verso l’oscurità
Con un cast straordinario e la visione creativa di Parker Finn, “Smile 2” promette di offrire nuove emozioni e terrori inaspettati, esplorando sia il mondo scintillante della fama sia le oscure profondità del sovrannaturale. I fan dell’horror non resteranno delusi da questo sequel, che porta avanti la tradizione di storie intense e personaggi indimenticabili.
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