Giuliano Montaldo presidente della giuria dei 21 film di Venezia Classici

Notizia di oggi, è che sarà il regista Giuliano Montaldo (Sacco e Vanzetti, L’Agnese va a morire, Gli occhiali d’oro) a presiedere la giuria di studenti di cinema che alla 71. Mostra di Venezia (27 agosto – 6 settembre 2014) assegnerà il PREMIO VENEZIA CLASSICI per il MIGLIOR FILM RESTAURATO e il PREMIO VENEZIA CLASSICI per il MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA.
Questi studenti, sono 28 laureandi in Storia del Cinema indicati dai docenti di 13 DAMS italiani e della veneziana Ca’ Foscari; è il secondo anno che vengono assegnati questi tipo di riconoscimenti.

Dal 2012, Venezia Classici, è una sezione che presenta una selezione dei migliori restauri di film classici, realizzati durante l’ultimo anno, da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo; questa sezione presenta anche una selezione di documentari sul cinema e i suoi autori.

Anche quest’anno la Biennale di Venezia ha partecipato a questa categoria con le collezioni del suo Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC).Alla Mostra, quest’anno, in particolare, verrà proiettata una delle pellicole più belle di Marco Bellocchio, La Cina è vicina, Premio speciale della Giuria alla Mostra di Venezia del 1967, restaurato dalla Sony Pictures Entertainment, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, anche grazie alla preziosa copia d’epoca conservata dall’ASAC.Presenti in Venezia Classici, vi saranno 21 film restaurati, suddivisi in 18 lungometraggi (tra cui Bulli e Pupe (1955) di Joseph L. Mankiewicz Baci rubati (1968) di François Truffaut, The Innocents (1961) di Jack Clayton, Macbeth (1971) di Roman Polanski, Umberto D. (1952) di Vittorio De Sica, L’udienza (1971) di Marco Ferreri e Una giornata particolare (1977) di Ettore Scola) e in 3 cortometraggi (Arlecchino di Giuliano Montaldo (1983), con Vittorio Storaro direttore della fotografia e Ferruccio Soleri protagonista; L’amour existe di Maurice Pialat (1961) e L’avventura di un soldatoepisodio di L’amore difficile di Nino Manfredi (1962), omaggio al grande attore italiano a 10 anni dalla scomparsa).

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