Tra i progetti di lunga gestazione della DreamWorks è possibile non citare il live-action di Ghost in the Shell. La casa di produzione sta tentando da anni di adattare sul grande schermo il manga di Masamune Shirow, già diventato anime portato recentemente nei nostri cinema (qui l’articolo), ma i passi in avanti non sono stati molti, paragonati al tempo passato.
Fino a ora, l’unica nostra certezza era che il film sarebbe stato diretto da Rupert Sanders (Biancaneve e il cacciatore); il cast è infatti totalmente da comporre, ma pare che in queste ore Margot Robbie sia in trattative per partecipare alla pellicola.
La notizia, riportata da The Wrap, vede l’attrice ai primi stadi di negoziazione per un ruolo non ancora svelato. La Robbie è conosciuta soprattutto per l’interpretazione di ruoli secondari, resi tuttavia intensi grazie alle sue performance; tra i più recenti e famosi, basta ricordare i titoli Questione di tempo (in cui interpretava la bella Charlotte) e The Wolf of Wall Street (nel quale poteva vantarsi di essere la moglie di DiCaprio).
Protagonista del manga originale è il maggiore Motoko Kusanagi, leader di una squadra speciale sotto copertura che combatte contro i cyber-terroristi. Motoko possiede un corpo robotizzato completamente sintetico, ma continua a mantenere la sua essenza umana, il proprio spirito o “ghost”, come viene definito nel manga. Non sappiamo se questo titolo rappresenterà il salto dell’attrice, portandola a interpretare un ruolo da protagonista, ma avendo dimostrato di sapersela cavare in performance spinose, non ci stupirebbe se la scelta ricadesse su di lei.
L’adattamento di Ghost in the Shell è opera di William Wheeler (autore della serie TV The Cape). A produrre saranno Avi Arad (The Amazing Spider-Man), Steven Paul (Ghost Rider – Spirito di Vendetta) e Mark Sourian (Need for Speed).
Margot Robbie ha da poco terminato le riprese di Focus (in uscita il 27 febbraio 2015 e in cui affiancherà Will Smith) ed è al momento alle prese con il nuovo adattamento di Tarzan (atteso per il 1° luglio 2016).
Di seguito, la sinossi originale di Ghost in the Shell.
Ambientato nel XXI secolo Ghost in the Shell è un thriller poliziesco fantascientifico che segue le vicende dell’agente Motoko Kusanagi e della Sezione di Sicurezza Pubblica numero 9, conosciuta più semplicemente come “Sezione 9”. L’unità in questione è specializzata nella risoluzione di casi e di crimini in relazione all’informatica e alla tecnologia. Nell’universo di Gits l’ingegneria robotica e le nano macchine (anche dette Micromachine) sono la normalità, e la gran parte degli uomini sono collegati alla rete, a cui possono accedere non soltanto mediante terminali fisici, ma soprattutto attraverso impianti situati nel loro stesso cervello. I cyber-cervelli per l’appunto permettono non solo di connettersi al Web, ma anche di utilizzare la propria memoria con la stessa elasticità di quella di un computer, cancellando eventi, sovrascrivendoli, o addirittura immagazzinando libri con estrema facilità. Diversi uomini sono diventati cyborg, ovvero esseri in parte organici in parte robotici. Quello che differenzia un cyborg integrale da un robot è la presenza di un cervello umano e di un ghost, ovvero dell’anima, qualcosa di intrinseco e inspiegabile che permette agli uomini di “sentire” sensazioni particolari. Il Ghost è l’istinto non mediato dai calcoli. Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale ed un’onnipresente rete computerizzata sono il palcoscenico per la rivoluzione dell’identità umana e della unicità di sé stessi. In particolare il manga affronta direttamente queste problematiche: Kusanagi ed i suoi colleghi devono affrontare minacce esterne così come soffrire conflitti interni dovuti alle loro proprie nature.