Fright Night: Come il Remake del 2011 Ha Onorato l’Originale (e Forse Superato)?

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Un Anno Horror del 1985 Indimenticabile (e un po’ deludente)

Sei un fan dell’horror? Il 1985 è stato un anno importante, ma non sempre per le ragioni giuste. Pensa a quanti sequel sono usciti: “Venerdì 13: Il Nuovo Inizio”, “Il Giorno degli Zombi”, “Howling II: Your Sister Is a Werewolf” e “Nightmare 2: La Rivincita”. Molti di questi non hanno proprio convinto. In questo contesto, “Ammazzavampiri” (Fright Night) di Tom Holland si è distinto. Un film horror-comedy elegante, intelligente e recitato in modo superbo.

Perché il Remake di “Fright Night” Funziona Così Bene

Ammettiamolo, i remake horror raramente raggiungono la qualità degli originali. Soprattutto quando l’originale è un capolavoro come “Ammazzavampiri”. Ma Craig Gillespie, nel 2011, con Colin Farrell, ha fatto centro. Come l’originale, il remake segue Charley Brewster (Anton Yelchin), un teenager che vive con la madre (Toni Collette). La sua vita cambia quando il nuovo vicino, Jerry Dandrige (Farrell), si rivela un vampiro assetato di sangue. Per fermarlo, Charley dovrà chiedere aiuto a Peter Vincent (David Tennant), un mago di Las Vegas tutt’altro che eroico. Le modifiche tra l’originale e il remake sono minime, ma l’esperienza di visione è diversa. Il remake ha una veste più patinata, ma senza sacrificare lo spavento.

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Fonte: comicbook
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