Con la proiezione nella serata di ieri di Andiamo a quel paese, commedia firmata Ficarra & Picone, si sono conclusi i giochi della nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.
Diretta nuovamente da Marco Muller, quest’edizione ha rappresentato un ritorno alla dimensione più popolare della manifestazione ed è stato infatti il pubblico a decretare i vincitori. Potendo scegliere tra commedie italiane, drammi americani, sognanti film francesi, intrattenimento orientale e molto altro, gli spettatori che si sono riuniti nella Capitale hanno emesso il loro giudizio, decretando i vincitori per le varie categorie in gara.
Film premiati dal pubblico:
– Premio del Pubblico BNL | Gala: Trash di Stephen Daldry
A 3 anni da Molto forte, incredibilmente vicino, Daldry torna con un racconto ambientato nelle favelas brasiliane che vede protagonisti due ragazzi invischiati in un grosso affare. L’incredibile avventura dei giovani protagonisti e la corruzione presente nelle alte sfere del Brasile, i toni colorati quasi favolistici e le tinte scure che dominano per le strade di Rio de Janeiro; questi continui contrasti e un cast che vanta anche la presenza di Rooney Mara e Martin Sheen, coordinati dal veterano regista, hanno conquistato il pubblico che ha trovato in questo film completo il vincitore della sezione Gala.
– Premio del Pubblico | Cinema d’Oggi: 12 Citizens (Shier gongmi) di Xu Ang
Da molti considerato remake, il film di Xu Ang prende in realtà spunto dal testo teatrale originale di Reginald Rose che portò poi al celebre La parola ai giurati di Sidney Lumet. 12 Citizens raccoglie un cast formidabile, capitanato da Bing He, e trasla il celebre dramma giuridico in una dimensione orientale, apportando delle variazioni significative pur mantenendosi fondamentalmente fedele alla fonte. Una sceneggiatura sempre valida, la capacità di coinvolgere il pubblico per quasi due ore concentrando l’azione in una singola stanza e le lotte interne fra i giurati provenienti da differenti classi sociali sono gli ingredienti che hanno portato al trionfo il titolo di Xu Ang.
– Premio del Pubblico | Mondo Genere: Haider di Vishal Bhardwaj
La missione intrapresa da Bhardwaj è mirabile: prendere una delle opere più immortali di sempre e rinnovarla per il grande schermo. Per quanto sia ormai tradizione, soprattutto a teatro, rendere Amleto di William Shakespeare ai giorni nostri non è impresa facile. Completando la sua trilogia iniziata con Maqbool (tratto da Macbeth) e Omkara (tratto da Otello), il regista indiano realizza un’opera che sviscera sentimenti umani e intrecci politici, evidenziando soprattutto il lato oscuro di questi ultimi, richiamando i recenti conflitti del Kashmir.
– Premio del Pubblico BNL | Cinema Italia (Fiction): Fino a qui tutto bene di Roan Johnson
In un periodo storico così insicuro, Roan Johnson decide di rappresentare un momento sospeso nel tempo: l’ultimo weekend di cinque amici che hanno condiviso lo stesso tetto durante gli studi e che ora partiranno ciascuno per la propria strada. Gran parte del pubblico si sarà probabilmente immedesimato nei protagonisti, nel loro intrecciarsi di vite e nella loro conseguente separazione. Il film giusto per il periodo in cui è stato realizzato e che per questo non poteva che trovare il sostegno degli spettatori.
– Premio del Pubblico | Cinema Italia (Documentario): Looking for Kadija di Francesco G. Raganato
Un viaggio in un Paese africano oggi quasi inaccessibile, controllato da una dittatura militare. Seguendo la ricerca di un’attrice per un film, Looking for Kadija ci accompagna a conoscere l’affascinante cultura dell’Eritrea, mentre la troupe tenta di trovare la propria protagonista. Conoscendo le varie candidate e le loro famiglie, il documentario di Raganato ci permette di scoprire le paure, le speranze e i paradossi del popolo eritreo. Un viaggio entusiasmante che ha incantato il pubblico.
PREMI DELLA GIURIA:
Il pubblico, tuttavia, non è stato il solo a decretare vincitori. Giurie scelte hanno infatti premiato le opere prime presentate nelle varie categorie.
- Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima. Giuria presieduta da Jonathan Nossiter (regista) e composta da Francesca Calvelli (montatrice), Cristiana Capotondi (attrice), Valerio Mastandrea (regista, attore, produttore) e Sydney Sibilia (regista):
– Gala: Andrea Di Stefano regista di Escobar: Paradise Lost
– Alice nella città: Laura Hastings-Smith produttrice di X+Y di Morgan Matthews
– Menzione speciale: Last Summer di Lorenzo Guerra Seràgnoli (Prospettive Italia)
- Premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano. Giuria presieduta da Federico Schiavi (produttore) e composta da Valeria Adilardi (produttrice), Mario Balsamo (regista), Ilaria De Laurentiis (montatrice) e Paolo Petrucci (regista e montatore)
– Largo Baracche di Gaetano Di Vaio (Prospettive Italia)
– Menzione speciale: Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni (Prospettive Italia)
Questi dunque i premi assegnati durante questo Festival di Roma 2014. L’esperimento della votazione da parte del pubblico ha trovato un buon riscontro e chissà che non venga riproposto anche in futuro. Onestamente, da parte del pubblico ci saremmo aspettati scelte molto più discutibili, ma alla fine della giostra possiamo dire di aver solamente sfiorato un iceberg che sembrava pronto a far colare a picco la barca. Che sia stato proprio questo, in realtà, il colpo di genio di questa nona edizione?