La Mostra del Cinema di Venezia 2023 è da tempo iniziata e sta proseguendo con una polemica bella grossa, ad aizzare il fuoco è Pierfrancesco Favino, uno degli attori più noti e rispettati d’Italia. Favino riferendosi al film Ferrari presentato proprio in Laguna, ha espresso apertamente la sua frustrazione riguardo alla pratica dell’industria cinematografica straniera di far interpretare ruoli italiani da attori non italiani.
Pierfrancesco Favino Alza la Voce alla Mostra del Cinema di Venezia 2023: Contro l’Appropriazione Culturale nel Cinema
Quali sono i ruoli italiani di cui parla Favino? Favino si è scagliato contro a quella cosa che si chiama “appropriazione culturale” nel mondo del cinema. Ha invitato tutti a svolgere il proprio ruolo e a “cooperare” per comunque far evolvere e cambiare questa situazione. Non è da dargli torto se poi in tutto il mondo gli italiani sono visti come quelli da Pizza e Mandolino (ed il 70% non sa nemmeno com’è fatto).
Favino è un fiume in piena e cita film come “House of Gucci” di Ridley Scott, ma anche il prossimo film di Michael Mann, “Ferrari,” ha attirato la sua attenzione poiché vede Adam Driver nel ruolo di Enzo Ferrari, alimentando ulteriormente la sua critica.
Favino qui si ferma e fa una domanda alquanto provocatoria, sottolineando che “Se un attore cubano non può interpretare un personaggio messicano, allora perché un attore americano può interpretare un italiano?” Un chiaro segno di disprezzo del mondo di Hollywood per il cinema nostrano italiano ed è qui che bisogna battersi, secondo Favino.
La sua battaglia ha già guadagnato notorietà durante la masterclass Campari della scorsa settimana e sembra essere destinata a rimanere un argomento di discussione nell’industria cinematografica italiana e internazionale.