Ermal Meta non ci sta. Il cantante albanese, 40 anni, ha voluto manifestare la sua indignazione per il terribile fatto di cronaca avvenuto a Palermo, dove una ragazza di 19 anni è stata violentata da 7 ragazzi. Il cantante ha usato parole dure sui social per condannare gli stupratori: “Se mai ci andrete, a ognuno di voi cani auguro di finire sotto 100 lupi in modo che capiate che cos’è uno stupro” ha scritto su Instagram.
Sui fatti di Palermo Elena Sofia Ricci si schiera con Ermal Meta
Le sue parole hanno suscitato polemiche da parte di alcuni utenti, che le hanno giudicate diseducative e inopportune. Ma Ermal Meta ha trovato anche molti consensi, soprattutto da parte delle donne. Infatti, il cantautore ha condiviso sul suo profilo i numerosi messaggi che diverse donne gli hanno inviato per ringraziarlo e per confidargli le loro tragiche esperienze. Tra queste, c’è anche quella dell’attrice Elena Sofia Ricci, che ha difeso il cantante e ha raccontato il suo dramma. “La tua anima bella non può essere fraintesa. A 12 anni tentai di proteggermi con un disegno che avevo fatto, un foglio di carta colorato, dall’abuso di un signore molto grande e molto stimato che conosceva bene la mia famiglia. Ho potuto parlarne solo pochi anni fa. Segni che restano per sempre”.
L’attrice, 59 anni, aveva già rivelato in passato l’orribile episodio che le era capitato a 12 anni e aveva spiegato che non aveva denunciato l’accaduto per non far soffrire la madre. In alcune interviste, si era confidata con sincerità: “Ora che mia mamma è venuta a mancare, posso parlare con libertà. Non l’ho mai dichiarato prima perché purtroppo è stata mia madre a consegnarmi inconsapevolmente nelle mani del mio carnefice, mandandomi in vacanza con un amico di famiglia. Non ne sono ancora fuori del tutto, è come avere un imprinting, che non ti scegli ma ti ritrovi addosso”.
Oggi applaudiamo il coraggio di Ermal Meta e di Elena Sofia Ricci, che hanno alzato la voce contro la violenza sulle donne e hanno mostrato la loro solidarietà alla vittima di Palermo. Speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che i colpevoli paghino per il loro crimine. Ciao Ermal, ciao Elena.