Ecco perché Roberto Mancini si è dimesso: il motivo del perché lascia la Nazionale Italiana di Calcio

La sorprendente decisione di Roberto Mancini di lasciare la guida della Nazionale Italiana suscita speculazioni: Arabia Saudita e dissapori nello staff tra le possibili cause. Un'era durata 5 anni e tre mesi giunge a termine.

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Una decisione che ha colto tutti di sorpresa. Roberto Mancini, figura di spicco nell’ambito calcistico italiano, ha annunciato l’addio alla guida della Nazionale Italiana. Il suo mandato, che era stato recentemente ampliato includendo il ruolo di coordinatore di tutte le selezioni azzurre, è giunto a termine in modo inatteso, scatenando una serie di speculazioni e domande sulle ragioni di questa decisione.

Roberto Mancini: Addio Inaspettato alla Nazionale Italiana, i motivi dietro la scelta

Le voci riguardo alle possibili cause dell’addio di Mancini si susseguono. Tra le ipotesi più discusse c’è l’arrivo di un’offerta allettante dall’Arabia Saudita, che potrebbe coinvolgerlo come allenatore della nazionale araba. Altre ipotesi indicano dissapori nello staff tecnico e l’uscita di alcuni collaboratori stretti, mentre l’arrivo di Gigi Buffon come capo delegazione potrebbe aver contribuito alle tensioni interne. Si parla anche di un possibile calo di motivazioni e entusiasmo, scaturito dalla mancata qualificazione ai Mondiali.

Arabia Saudita: questa la ragione del perché Mancini si è dimesso?

Le indiscrezioni circolanti indicano che Roberto Mancini potrebbe essere in trattativa per assumere il ruolo di allenatore della nazionale dell’Arabia Saudita per i prossimi tre anni, fino ai Mondiali del 2026. Questa opportunità, se confermata, segnerebbe un nuovo capitolo nella carriera dell’ex ct azzurro. La notizia è stata riportata dal quotidiano saudita Al-Riyadi e fonti come Gianluca Di Marzio hanno ventilato cifre consistenti, con un’offerta di 18 milioni di euro all’anno.

Il Messaggio di Addio di Mancini

Nel mezzo di questa situazione, Roberto Mancini ha voluto esprimere il suo punto di vista attraverso un post su Instagram: “Le dimissioni da ct della nazionale sono state una mia scelta personale. Ringrazio il presidente federale, Gabriele Gravina, per la fiducia, insieme a tutti i membri della Figc. Saluto e ringrazio tutti i miei giocatori e tifosi che mi hanno accompagnato in questi 5 anni. Porterò sempre nel cuore la straordinaria vittoria dell’Europeo 2020”.

Le dimissioni inaspettate di Mancini hanno suscitato diverse reazioni e interrogativi nel mondo del calcio. Il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, ha commentato sorpreso l’annuncio, sottolineando il carattere repentino e inatteso di questa decisione. Oltre alle speculazioni sul suo futuro, resta l’eredità di Mancini: un periodo di 5 anni e tre mesi che ha visto l’Italia vincere l’Europeo 2020, ma che ha anche registrato momenti di sfida, come la mancata qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022.

Con la fine di un’era calcistica sotto il segno di Mancini, l’Italia si prepara a dire addio a uno dei commissari tecnici più longevi e di successo nella storia della Nazionale. Le ragioni dietro questa scelta sono ancora avvolte nel mistero, ma le ipotesi non mancano. Nel frattempo, gli occhi sono puntati su possibili sviluppi, come la presunta opportunità in Arabia Saudita. Una cosa è certa: il nome di Roberto Mancini sarà legato per sempre a un capitolo importante nella storia del calcio italiano.

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