“Parenti Serpenti”, il film del 1992 diretto da Mario Monicelli e scritto da Carmine Amoroso, dipinge un’immagine disincantata dell’Italia piccolo-borghese sullo sfondo del Natale. Lontano dalle rappresentazioni idilliache della famiglia, il film svela le contraddizioni e le tensioni nascoste dietro l’apparente calore delle festività. Disponibile su Netflix, questa pellicola, divenuta un cult, trasforma il Natale da momento di condivisione a teatro di ipocrisie e cinismi.
Il film italiano di Natale per eccellenza: le curiosità su Parenti Serpenti
La trama ruota attorno a Saverio e Trieste, due anziani coniugi che ospitano i figli e le loro famiglie per celebrare il Natale. Tuttavia, l’armonia si spezza quando i due anziani chiedono ai figli di decidere chi li accoglierà in casa, vista la loro età avanzata. Questo semplice desiderio scatena una guerra familiare, rivelando l’egoismo e l’opportunismo che si celano dietro l’apparente affetto.
In origine, lo sceneggiatore Carmine Amoroso aveva ambientato la storia a Lanciano, sua città natale. Tuttavia, le riprese si svolsero prevalentemente a Sulmona, lasciando comunque tracce del legame con Lanciano, come i cognomi dei personaggi e riferimenti a tradizioni locali come la “Squilla”.
Il casting del film è ricco di curiosità. Pia Velsi, interprete della matriarca Trieste, fu scelta casualmente, dato che Monicelli credeva fosse già deceduta. Giorgio Gaber, inizialmente considerato per il ruolo di Alfredo, rifiutò criticando aspramente il progetto. Cinzia Leone, interprete di Gina, affrontò una grave crisi di salute pochi mesi prima dell’uscita del film, superando un delicato intervento chirurgico.
Inizialmente, il film prevedeva che il tragico epilogo fosse legato al vino al metanolo, un tema di cronaca molto discusso negli anni ‘80. Tuttavia, la scelta finale ricadde sulla stufa, simbolo più intimo e meno diretto, ma altrettanto efficace per sottolineare l’assurdità e il cinismo della vicenda.
Ispirato ad una storia vera?
Il film, fortemente autobiografico, suscitò tensioni nella famiglia dello sceneggiatore Carmine Amoroso. Alcuni parenti si allontanarono da lui, accusandolo di aver messo in scena dinamiche troppo realistiche e poco lusinghiere.
Nonostante il tema natalizio, il film uscì nel marzo 1992 a causa di ritardi di produzione, perdendo inizialmente il riscontro sperato. Con il passare degli anni, “Parenti Serpenti” è stato rivalutato, diventando uno dei lavori più apprezzati di Monicelli.
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