Lo scorso febbraio, Imma Polese ha ricevuto una notizia devastante: la Corte di Cassazione ha confermato la confisca della Sonrisa, la celebre location protagonista del programma di Real Time, Il Castello delle Cerimonie. La decisione, presa in seguito all’accertamento di abusi edilizi, è stata resa definitiva dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari, che ha sottolineato come il destino della struttura sia ormai segnato. La chiusura della Sonrisa non ha solo colpito la famiglia Polese, ma ha anche messo a rischio oltre cento posti di lavoro, alimentando preoccupazioni per il futuro di molte famiglie legate all’attività.
Mentre la battaglia legale continua, Imma Polese finisce sotto i riflettori per un video
A marzo, Imma Polese ha annunciato la sua intenzione di portare il caso alla Corte di Strasburgo, nella speranza di ribaltare la sentenza. La sua preoccupazione principale, ha dichiarato, riguarda i dipendenti che rischiano di perdere il lavoro: “Siamo in pena anche per i nostri dipendenti, che sono la nostra famiglia.”
Nel bel mezzo di questa crisi, a ferragosto, Imma Polese e suo marito Matteo hanno pubblicato un video su TikTok che ha scatenato una bufera sui social media. Nel video, la coppia appare su uno yacht, circondata da champagne, pesce crudo e ostriche, ostentando un lusso che molti hanno giudicato fuori luogo vista la situazione legale in cui si trovano. La clip ha rapidamente superato i 4 milioni di visualizzazioni, attirando centinaia di critiche. Tra i commenti più duri, alcuni utenti hanno accusato la coppia di ostentare ricchezza in un momento in cui si era parlato di difficoltà economiche e legali.
Tuttavia, non tutti hanno attaccato Imma e Matteo. Raffaello Tonon è intervenuto in loro difesa, criticando la reazione negativa del pubblico: “Siamo alla follia. Ma cosa ci importa se i due sono panzoni e si scofanano carrette di pesce crudo innaffiate a champagne su un panfilo. Loro hanno il diritto di postare e gli altri dovrebbero avere il dono del buonsenso e non perdere tempo a commentare con la cattiveria propria di chi vive di pane e invidia.”
Il caso della Sonrisa e le polemiche che ne sono derivate dimostrano come la visibilità pubblica possa diventare un’arma a doppio taglio, specialmente in un’epoca in cui i social media amplificano ogni azione e reazione. Mentre la famiglia Polese continua la sua battaglia legale, il giudizio pubblico sembra essere altrettanto spietato.
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