Cristian e Palletta contro tutti: si comincia a sorridere dalla conferenza stampa

Cristian e Palletta contro tutti è l’opera prima di Antonio Manzini, presente alla prima romana insieme al cast (unico assente Pietro Sermonti, impegnato su un altro set). All’incontro, moderato da Serena Dandini, si potrebbero affibbiare tre aggettivi: brillante, ironico, surreale. Gli stessi, in fondo, che si potrebbero dare alla pellicola. Ma andiamo con ordine.

Manzini è uno scrittore di successo nonché il padre del commissario Schiavone edito dalla Sellerio. Inevitabile che la prima domanda a lui rivolta dalla Dandini sia proprio questa: perché fare il regista? “Ho fatto l’attore per 25 anni e volevo farmi un regalo, volevo dire ‘Ciao ciao’ a una parte della mia vita”, ha risposto Manzini. Ma Serena Dandini dubita che sarà davvero la sua ultima opera… Un botta e risposta tra i due, comunque, rivela qualche retroscena del film. Questo, che sin dal titolo preferisce prendersi poco sul serio, è un road movie ambientato nel presente, con la crisi che mette inevitabilmente in difficoltà i giovani. I due protagonisti sono molto diversi: Cristian (interpretato da Libero De Rienzo) è lo stereotipo del ‘mammone’ (o del celebre ‘bamboccio’ criticato dall’ex Ministro Brunetta), che vive con la mamma senza nemmeno cercare a un lavoro. Palletta (Pietro Sermonti), al contrario, si dà da fare nell’officina del ‘principale’ e sogna di aprire un elettrauto tutto suo. Per entrambi, l’utopia della ‘svolta’. Il credo di molti personaggi, infatti, parte da un’amara certezza: non serve a nulla studiare ed impegnarsi, non è così che ci si può sistemare. Addio quindi ai percorsi ‘normali’ fatti da università e ricerca di un’occupazione, meglio sperare nella cosiddetta ‘botta di… fortuna’. L’occasione che si presenta a Cristian e Palletta è questa: devono cercare un giaguaro a Roma, una cosa non proprio facilissima!

Nel cast anche Margherita Vicario, Rocco Ciarmoli e Giselda Volodi. Manzini ha una parola per ognuno dei personaggi che interpretano. Ciarmoli è Alfredo, un circense malandrino ma dal cuore tenero. Sarà proprio lui la chiave di volta nel finale della storia. La Volodi invece è zia Filomena, una figura femminile dura e particolare, definita dal regista una ‘citazione pittorica’. Margherita Vicario è Teresa, la fidanzata di Cristian:

Se il protagonista è Amleto, io sono un’Ofelia a zonzo per le langhe pugliesi. Teresa, il mio personaggio, è l’unica che non conosce la crisi perché fa parte del mondo della malavita da sempre. Però ha un problema con l’amore…

“Come tutte noi”, puntualizza la Dandini! Entusiasta della pellicola soprattutto De Rienzo:

Questo film è un atto puro egoismo da parte di molti di noi perché è stato girato in un clima di ‘anarchia pulita’. Inoltre dimostra che nonostante le difficoltà quando c’è la macchina da presa e tanto desiderio è ancora possibile fare del buon cinema.

La conclusione dell’incontro con la stampa rappresenta un buon preludio alla visione di un film che viene definito dalla moderatrice come “più serio di molti altri che trattano le stesse tematiche appesantendoci: ‘Cristian e Palletta”, invece, lo fa con ironia”. Quali tematiche? Crisi, malavita, corruzione, i fragili ideali del 2016. Girato in gran parte in Puglia e prodotto da Flavia Parnasi, l’uscita nelle sale è prevista per il venerdì 9 giugno.

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