Cosa c’entra The Boys 4 con Donald Trump?

La nuova stagione di The Boys è tornata su Amazon Prime, pronta a sconvolgere ancora una volta le aspettative dei fan con la sua audacia e la sua incisiva analisi sociale.

Immagine Cosa c’entra The Boys 4 con Donald Trump?

La quarta stagione di The Boys, creata da Erik Kripke e basata sulla graphic novel di Garth Ennis e Darick Robertson, si conferma una delle serie più audaci del XXI secolo. Non solo stravolge il nostro rapporto con i supereroi, ma offre anche un’analisi profonda delle contraddizioni e delle peculiarità della società moderna, con un occhio particolare alla realtà americana.

The Boys 4 e Donald Trump: La Serie che Ridefinisce i Supereroi e la Società Moderna

La nuova stagione riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati: Patriota (Anthony Starr) ha guadagnato la fiducia del figlio Ryan (Cameron Crovetti) e sta riorganizzando i Sette. Oltre ai veterani Abisso (Chace Crawford) e A-Train (Reggie Franklin), e al nuovo Black Noir (Nathan Mitchell), si aggiungono Sister Sage (Susan Heyward) e Firecracker (Valorie Curry). La prima è la donna più intelligente del mondo, mentre la seconda è una influencer di estrema destra.

Nel contesto delle elezioni presidenziali, la Vought si schiera decisamente a destra, utilizzando uno storytelling potente che dai social media si diffonde fino alla televisione, cercando di instaurare un governo di estrema destra. Butcher (Karl Urban) è stato destituito dal comando dei Boys, che ora sembrano più vulnerabili che mai. Solo Starlight (Annie January), nuovo volto del fronte liberale, è al loro fianco, mentre la pericolosa Victoria Neuman (Claudia Doumit) è pronta a tutto per prendere il potere.

Questa stagione è ricca di segreti inconfessabili e colpi di scena, riuscendo a interpretare il nostro presente confuso, in particolare il fenomeno del trumpismo. Kripke ha dichiarato che questo è l’elemento centrale della serie, capace di analizzare e anticipare le nuove tendenze della politica e della società americana.

Patriota è un personaggio complesso per cui si proverà, se non comprensione, almeno un briciolo di umana pietà. Non è nato come un psicopatico violento, ma è stato cresciuto per esserlo. La sua figura ricorda quella di leader come Donald Trump o Berlusconi, visti oltre la morale e l’errore umano. Reclutando la brillante Sage, rappresenta l’essenza della comunicazione moderna, utilizzando i social media per manipolare l’opinione pubblica e riscoprire i “valori tradizionali” che la Destra impugna con orgoglio machista.

La serie affronta il populismo e la visione medievale dello Stato e della Nazione. Con il personaggio di Firecracker, viene esplorato il concetto di Megachurch, che ha influenzato non solo personaggi come Trump, ma anche Barack Obama. Questo stile di comunicazione crea nel pubblico la sensazione di essere parte di qualcosa di esclusivo e perfetto.

Starlight rappresenta la vulnerabilità dei liberali di oggi, mentre Patriota è visto come un eroe, una metafora del volto reale dell’America. La serie mostra come la giustizia sia diventata insignificante di fronte allo storytelling e all’autoassoluzione del leader politico. Le scene sembrano spesso più documentaristiche che finzione, ricordandoci che l’America profonda, bianca, ha sempre un ruolo chiave nelle elezioni.

Ogni personaggio affronta le proprie sfide: Hughie (Jack Quaid) con il padre, Frenchy (Tomer Capone) con i sensi di colpa, Mother’s Milk (Laz Alonso) con la paura di oltrepassare i limiti, e Kimiko (Karen Fukuhara) sempre più isolata. Butcher e la new entry Joe “Monkey” Kessler (Jeffrey Dean Morgan) formano una coppia interessante, discutendo dei limiti etici.

La stagione non manca di momenti splatter e dark humor, con vecchi personaggi come Abisso e A-Train che evolvono sorprendentemente. La sessualità gioca un ruolo chiave, parlando della questione morale in un’America impazzita. La serie non risparmia critiche al Marvel Cinematic Universe, al mercato audiovisivo, e alle minoranze, con gag che mirano alla comunità afroamericana, LGBTQ, ai predicatori evangelici e ai magnati fascisti.

In un panorama di serie streaming incerto, The Boys 4 si distingue per la sua capacità di spiegare e anticipare il presente, facendo concorrenza a I Simpson. Un fatto inquietante che suggerisce un percorso già scritto e prestabilito, forse svelato nella quinta stagione.

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