I film e i libri offrono spesso una fuga dal mondo reale, ma le menti creative che li realizzano spesso attingono alla realtà per ispirazione. Questo è il caso di “Coraline“, un film d’animazione del 2009 prodotto da LAIKA Studios, che ha affascinato e spaventato il pubblico con la sua atmosfera unica e inquietante.
C’è una storia vera dietro Coraline e La Porta Magica?
Il film, diretto da Henry Selick e basato sul romanzo di Neil Gaiman, non solo racconta una storia avvincente ma trae anche ispirazione da fonti reali e storie leggendarie.
L’origine inquietante dell’Altra Madre
Il personaggio dell’Altra Madre in “Coraline” è uno dei più spaventosi della cinematografia moderna, e la sua creazione è in parte influenzata da una storia vittoriana. L’Altra Madre si rifà al racconto “The New Mother” di Lucy Clifford, pubblicato nel 1882 nella raccolta “The Anyhow Stories, Moral and Otherwise”. In questa storia, due sorelle incontrano una strana figura che promette una “nuova madre” con caratteristiche spaventose come occhi di vetro e una coda di legno. La storia evolve con la madre originale che scompare e lascia spazio a una figura sinistra, che alla fine spaventa le ragazze, portandole a fuggire nel bosco.
Anche se “Coraline” non è un adattamento diretto di “The New Mother”, l’influenza è chiara. L’Altra Madre, nel film, è un’entità maligna che sostituisce la madre di Coraline e cerca di imprigionarla in un mondo alternativo. Nonostante non abbia occhi di vetro o una coda di legno, la sua metamorfosi in Beldam e il suo aspetto da ragno ricordano l’orribile sostituzione prevista dalla storia originale di Clifford.
Leggende e realtà dietro l’ispirazione di Gaiman
Neil Gaiman ha anche tratto ispirazione per “Coraline” da leggende locali e dalla sua vita personale. Una storia diffusa nell’Hampshire, dove Gaiman è cresciuto, parla di una nonna che, dopo aver perso la figlia e il genero in un incendio, tiene nascosta la nipote sopravvissuta. La leggenda narra di una casa spettrale e di un cadavere di bambino trovato con occhi di bottoni. Sebbene questa storia non possa essere confermata completamente, il suo fascino spettrale ha influenzato la creazione del personaggio dell’Altra Madre e le sue bambole inquietanti.
Inoltre, Gaiman ha ispirato “Coraline” dalle sue esperienze d’infanzia, in particolare da una casa con porte traballanti che immaginava potessero condurre a mondi misteriosi. Questi elementi, uniti alla sua esperienza di padre, hanno contribuito a formare la storia e l’atmosfera del film.
Coraline e il tema dell’abuso
La trama di “Coraline” può anche essere vista come una riflessione sull’abuso emotivo. I genitori di Coraline sono presentati come distratti e indifferenti, e la giovane cerca disperatamente attenzione. Quando Coraline entra nell’Altro Mondo, trova un’attenzione premurosa che presto si rivela essere una trappola. L’Altro Mondo e la Beldam rappresentano una forma di abuso manipolativo, dove il benessere apparente si trasforma in una prigione spaventosa. Il film mostra anche tecniche di manipolazione psicologica, come il gaslighting, evidenziando la complessità e la pericolosità delle relazioni abusive.
“Coraline” è un’opera che, attraverso la sua narrazione inquietante e le sue influenze reali, offre uno sguardo profondo nella fantasia e nella realtà. Le sue ispirazioni, dalle leggende vittoriane alle esperienze personali di Neil Gaiman, si intrecciano per creare una storia che continua a affascinare e spaventare.
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