Il 2025 ha portato un grande riconoscimento per Conclave, la pellicola diretta da Edward Berger e tratta dal romanzo di Robert Harris. Agli ultimi Golden Globes, lo sceneggiatore Peter Straughan ha vinto il premio per la Migliore Sceneggiatura, consacrando ulteriormente il film tra le opere più discusse dell’anno. Con un punteggio del 93% su Rotten Tomatoes, il successo del lungometraggio non si limita solo alla critica, ma anche alle accese discussioni attorno alla sua trama e al finale audace.
La forza è nella Trama ed il finale di Conclave
Conclave offre uno sguardo approfondito sulle complesse dinamiche del Vaticano durante l’elezione di un nuovo papa, seguendo il cardinale Lawrence, interpretato da un magistrale Ralph Fiennes, mentre guida il Collegio dei cardinali in un momento cruciale per la Chiesa. Il cast stellare include Stanley Tucci, John Lithgow, Isabella Rossellini e Carlos Diehz, ognuno dei quali contribuisce a costruire un’atmosfera di tensione e intrighi.
Il punto centrale della narrazione è la rivelazione che il cardinale Benitez, eletto come nuovo papa, è intersex. Questo dettaglio, integrato nella trama con delicatezza ma anche con coraggio, è stato accolto in modo contrastante. Mentre alcuni lo vedono come un simbolo di inclusività e progresso, altri, soprattutto in contesti religiosi conservatori, lo giudicano una scelta provocatoria.
Le critiche e la risposta dello sceneggiatore
Tra i critici più accesi figura la conduttrice Megyn Kelly, che ha definito Conclave “anti-cattolico”. Le sue dichiarazioni hanno acceso un dibattito che ha accompagnato la pellicola sin dal suo debutto. Durante la conferenza stampa dei Golden Globes, Peter Straughan ha però respinto le accuse, sottolineando come il film non sia un attacco alla Chiesa, ma piuttosto un invito a riflettere sulla sua essenza spirituale.
“Il messaggio di Conclave,” ha affermato Straughan, “è che la Chiesa deve ritrovare il suo cuore spirituale. Crescendo in un contesto cattolico, ho sempre visto questo ideale come centrale, e ho cercato di esplorarlo nel film.”
Il significato dietro la rivelazione di Benitez
La rivelazione della condizione intersex del cardinale Benitez è il cuore del messaggio progressista del film. Sebbene nel passato il papa precedente avesse cercato di far rimuovere chirurgicamente i tratti distintivi di questa condizione, Benitez decide di accettare pienamente sé stesso, interpretando la sua unicità come un dono divino. Questa scelta narrativa sottolinea il bisogno di autenticità e di accettazione, valori universali che travalicano i confini religiosi.
Straughan ha dichiarato che la figura di Benitez rappresenta un simbolo di speranza per una Chiesa in cerca di equilibrio tra tradizione e progresso. La sua elezione, pur rimanendo un segreto per il mondo, segna un possibile cambio di rotta per un’istituzione spesso vista come immutabile.
Un viaggio tra tradizione e cambiamento
Conclave esplora le dinamiche interne del Collegio cardinalizio, rappresentando un microcosmo delle divisioni che attraversano la Chiesa. Da un lato ci sono le figure più conservatrici, dall’altro quelle progressiste. La vittoria di Benitez non è solo simbolica: è un segnale di apertura verso un futuro che valorizza l’inclusione e l’umanità in tutte le sue forme.
Nonostante le critiche, il film si distingue per la capacità di aprire un dialogo su temi complessi, senza mai rinunciare alla profondità del suo racconto.
Un messaggio di rinnovamento
Alla fine, Conclave offre una visione ottimistica: il vero potere della Chiesa risiede nella sua capacità di adattarsi ai cambiamenti, senza perdere il contatto con i suoi valori spirituali più autentici. Il film invita lo spettatore a immaginare un futuro in cui tradizione e progresso possano convivere, spingendo a riflettere su come le istituzioni possano evolvere in un mondo sempre più aperto e inclusivo.
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