Un’opera cinematografica di rara bellezza e profondità è sbarcata su Netflix: “La Caduta della Casa degli Usher,” la nuova serie horror creata da uno dei maestri contemporanei del genere, Mike Flanagan. Questa volta, Flanagan prende ispirazione dal ricco corpus letterario di Edgar Allan Poe, riuscendo in un’impresa ambiziosa e innovativa, che va ben oltre le precedenti “Hill House” e “Bly Manor.”
La caduta della casa degli Usher: il finale spiegato della nuova serie Netflix
La premessa della serie è apparentemente semplice ma si sviluppa in una trama complessa e coinvolgente. Roderick Usher, il patriarca di una ricca famiglia, interpretato da Zack Gilford, è l’unico superstite della sua discendenza. In un confronto con il suo avversario storico, il procuratore Auguste Dupin, interpretato da Carl Lumbly, Roderick ripercorre la sua storia e racconta le tragiche vicende dei suoi figli e della nipote Lenore. La famiglia Usher, di cui fa parte anche la sorella gemella di Roderick, Madeline, è indirettamente responsabile di tali tragedie, che rivelano i cupi segreti che circondano la loro fortuna.
Il genio di Flanagan emerge nel modo in cui ha intessuto una trama intricata basata sui racconti di Poe, tra cui “La Maschera della Morte Rossa,” “Il Pozzo e il Pendolo,” “Il Corvo,” “Il Gatto Nero,” e “Il Cuore Rivelatore.” Questi racconti si intrecciano in modo armonioso, creando un universo condiviso basato sulle opere di Edgar Allan Poe. La serie affronta anche tematiche sociali contemporanee, in particolare la crisi degli oppioidi negli Stati Uniti.
La famiglia Usher, rappresentativa della famiglia Slaker nel mondo reale, ha costruito la sua ricchezza nel campo farmaceutico, producendo un farmaco altamente dipendenza e letale, chiamato Ligodone (analogamente all’OxyCotin nella realtà). Questo aspetto della trama rivela il lato oscuro della ricchezza della famiglia e l’impatto devastante che il loro prodotto ha sulla società.
Come finisce La caduta della casa degli Usher, il finale di stagione
La serie si sviluppa in modo intrigante, culminando in un finale avvincente. Senza rivelare troppo, vale la pena sottolineare che il patto tra i gemelli Roderick e Madeline svolge un ruolo centrale, dove la loro vita è legata in modo indissolubile. La serie esplora il motivo per cui Roderick compie un gesto estremo nei confronti di Madeline e il suo tentativo di onorarla dopo la sua morte.
Dopo la tragica fine della famiglia Usher, la serie affronta anche il destino di Arthur Pym e rivela le azioni positive compiute da Juno, l’ultima moglie di Roderick, e Morelle, la madre di Lenore. Entrambe le donne sopravvissute alla crudeltà degli Usher, si dedicano a opere di beneficenza per aiutare coloro che sono stati vittime delle dipendenze legate al Ligodone.
La serie si conclude con una scena suggestiva in un cimitero, che unisce perfettamente il passato e il presente, sottolineando ancora una volta l’ispirazione di Edgar Allan Poe. Mentre la serie termina in un crescendo di emozioni, i membri della famiglia Usher ricevono un omaggio finale, ciascuno con un oggetto simbolico legato alla propria storia.
In definitiva, “La Caduta della Casa degli Usher” su Netflix rappresenta un’opera di rara profondità e complessità, che rende omaggio ai classici di Poe e affronta tematiche attuali in modo brillante. Mike Flanagan dimostra ancora una volta il suo talento nel creare storie coinvolgenti e coinvolgenti che rimarranno impresse nella mente degli spettatori.