Il ritorno di Fabrizio Corona al centro dell’attenzione è ormai un fatto innegabile. Dopo essere stato un personaggio di spicco nell’universo dei paparazzi, Corona è tornato alla ribalta prima con un’intervista a “Belve” condotta da Francesca Fagnani e successivamente grazie al caso delle scommesse all’interno del mondo del calcio. In quest’ultimo caso, è stato il primo a svelare i nomi di Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. La sua presenza nei media è destinata a crescere ulteriormente, con un’apparizione programmata martedì in un popolare programma televisivo.
Il Ritorno di Fabrizio Corona: Successo e Polemiche per le Sua Apparizioni Rai, Interviste pagate a peso d’oro
L’entusiasmo di Fabrizio Corona per le sue future apparizioni televisive è palese, tanto che ha dichiarato: “Faremo il 15% di share”. Tuttavia, dietro le quinte, si stanno scatenando polemiche riguardo ai compensi che gli sono stati elargiti per queste ospitate. Secondo quanto riportato da Repubblica, Corona avrebbe guadagnato almeno 30.000 euro, ma la cifra potrebbe essere ancora più consistente.
A sollevare la questione dei compensi elargiti a Fabrizio Corona sarebbe stata inizialmente Francesca Bria, consigliera d’amministrazione legata al Partito Democratico. Lei stessa avrebbe espresso l’intenzione di richiedere spiegazioni all’amministratore delegato di Rai, Roberto Sergio, e al direttore generale, Giampaolo Rossi, in merito a queste erogazioni.
A seguire, anche il consigliere Alessandro Di Majo, rappresentante del Movimento 5 Stelle, avrebbe manifestato l’intenzione di coinvolgere la commissione di Vigilanza. Inoltre, il deputato Angelo Bonelli ha deciso di portare il caso in Parlamento, depositando un’interrogazione urgente. Quest’ultima dovrà fare chiarezza sul compenso concesso a Fabrizio Corona per le sue ospitate televisive.
Il ritorno di Fabrizio Corona sulle scene mediatiche ha certamente attirato l’attenzione del pubblico, ma allo stesso tempo ha scatenato polemiche e dibattiti sulla trasparenza e l’etica delle erogazioni economiche per le ospitate televisive.