Hugh Grant, celebre per il ruolo di Daniel Cleaver nella saga di Bridget Jones, ha contribuito attivamente alla sceneggiatura del quarto capitolo della serie, Bridget Jones: Mad About The Boy, dopo essere stato assente nel film precedente, Bridget Jones’s Baby. L’attore britannico, oggi 64enne, ha rivelato a Vanity Fair di essersi sentito profondamente toccato dalla sceneggiatura del nuovo film, al punto da voler dare il proprio contributo.
Hugh Grant scrive scene per il suo ritorno in Bridget Jones: Mad About The Boy
Grant ha raccontato che inizialmente non era prevista alcuna parte per il suo personaggio, ma i produttori volevano comunque includere Daniel Cleaver nel nuovo capitolo. Nonostante non fosse del tutto soddisfatto della versione proposta, Grant ha deciso di prendere l’iniziativa e “scrivere alcune scene” per assicurarsi che il suo personaggio si inserisse in modo più naturale nella trama. L’attore ha ammesso di aver lavorato solo per una settimana sul set, ma ha promesso che il film risulterà “molto emozionante” per il pubblico.
Grant ha ripreso il ruolo di Daniel Cleaver, un affascinante boss donnaiolo, nel film originale del 2001, Il diario di Bridget Jones, a fianco di Renée Zellweger e Colin Firth. Questo personaggio gli ha permesso di scrollarsi di dosso lo stereotipo di rubacuori in cui era spesso incasellato. “Alcune persone nella mia vita dicevano sempre: ‘Oh, questo è molto più simile al vero Hugh'”, ha commentato scherzosamente l’attore.
Dopo essersi divertito a tornare nel ruolo nel 2004 con Bridget Jones: The Edge of Reason, Grant ha rifiutato di partecipare al sequel del 2016, spiegando che non riusciva a sentire il personaggio come proprio. Tuttavia, sembra che con Mad About The Boy abbia trovato un modo per rendere Daniel Cleaver di nuovo rilevante nella storia.
L’attore ha anche sottolineato che negli ultimi tempi ha rifiutato diversi ruoli quando ha percepito un eccessivo controllo da parte degli studi cinematografici. “Non voglio fare scelte dove sembra che una grande azienda stia controllando tutto”, ha dichiarato Grant, evidenziando la sua preferenza per progetti con maggiore libertà creativa.
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