I film biografici sembrano essere la moda del momento: questa volta è il turno del regista e sceneggiatore Robert Budreau, che ha scelto di mettere in scena la vita sregolata e la creatività del grande trombettista Chet Baker.
Volto principale di Born to be blue – titolo di questo nuovo tuffo nella storia di un’icona dello spettacolo – sarà Ethan Hawke (nei cinema con Boyhood) che, grazie alla sua bellezza e talento, sembra proprio perfetto per vestire i panni del re del “Cool Jazz“.
Chesney Henry “Chet” Baker Jr. nacque a Yale nel 1929. Figlio del chitarrista Chesney Henry Baker Sr., fu introdotto fin da bambino allo studio della musica, e si distinse subito per il suo apprendimento intuitivo (non sapeva leggere le sigle degli accordi ma decifrava perfettamente una melodia).
Dopo essersi alternato fra varie bande dell’Armata dell’ Esercito e numerose esibizioni nei club, fu ritenuto psicologicamente inadatto alla vita militare, potendosi così dedicare completamente alla carriera professionistica nel mondo del jazz.
Il successo cominciò ad arrivare a partire dal 1951, quando Baker fu scelto per suonare come trombettista nella band del mitico Charlie Parker; la stessa estate cominciò a suonare anche nel quartetto di Gerry Mulligan, che fece dell’interazione fra la tromba di Chet e il sax baritono di Gerry il suo segno distintivo. Dotato di capacità espressive fuori dal comune, dopo il fallimento del gruppo per via di disaccordi e problemi di droga, il trombettista fondò una propria jazz band, in cui ricoprì pure il ruolo di cantante.
Gli anni ’60, tuttavia, furono caratterizzati principalmente dai seri problemi di droga del musicista; in particolare la sua dipendenza dall’eroina e le numerose risse da questa derivanti, gli causarono gravi problemi legali che interferirono pesantemente con la sua promettente carriera.
Dopo qualche tempo, l’incontro fortuito con il collega Dizzy Gillespie, aiutò il musicista a disintossicarsi almeno parzialmente e gli anni ’70 – ’80 furono caratterizzati da una ripresa artistica che porto Baker ad esibirsi e registrare principalmente in Europa.
Born to be Blue, sembra voler inquadrare proprio questo periodo della vita dell’artista che, lungi dall’essersi liberato dagli stupefacenti, realizzò in questi anni la parte più prolifica e matura del suo repertorio.
Ethan Hawke, dal canto suo, (oltre a vantare una certa somiglianza col personaggio) sembra sperimentare in questi ultimi tempi una sua propria resurrezione professionale: dopo un parziale silenzio durato alcuni anni, il 2014 ha regalato all’attore texano una nomination all’Oscar come sceneggiatore (Before Midnight) e la partecipazione a numerose pellicole di qualità come Boyhood, Predestination, Cymbeline e Good Kill.
Born to be Blue, pur descrivendo la rinascita di Chet Baker, purtroppo non avrà un lieto fine: il trombettista, infatti, fu trovato morto ad Amsterdam il 13 maggio del 1988 all’età di 58 anni, a seguito della caduta dalla finestra di un albergo.
Nonostante sia stata appurata la presenza nel corpo del musicista di un’ingente quantità di eroina, la versione della morte accidentale resta quella ufficiale e maggiormente accreditata.
Born to be Blue, ha già una sceneggiatura (scritta dal regista) e una produzione, ma non abbiamo ancora notizie certe circa il luogo e la data dall’inizio delle riprese. Nel cast anche Carmen Ejogo (The Purge: Anarchy) e Callum Keith Rennie (Memento).
Articolo di Virginia Campione