Sei pronto per un’altra dose di angoscia distopica? L’episodio di apertura della settima stagione di “Black Mirror“, intitolato “Common People” o meglio “Gente comune“, ti trascinerà in un abisso di orrore tecnologico. Preparati, perché questo potrebbe essere l’episodio più cupo che la serie abbia mai prodotto.
Spiegazione di Gente comune, Rivermind: La Tua Vita a Rate?
Immagina di poter salvare la vita della persona che ami grazie a una tecnologia rivoluzionaria chiamata Rivermind. Mike, interpretato da Chris O’Dowd, si trova di fronte a questa scelta disperata quando la sua amata Amanda (Rashida Jones) si ammala gravemente. Ma, come ogni fan di “Black Mirror” sa, c’è sempre un prezzo da pagare.
L’Incubo degli Abbonamenti: Un Inferno a Crescita Continua
Rivermind offre diversi piani di abbonamento, e Mike e Amanda presto scoprono che la loro vita dipende dalla loro capacità di permettersi l’upgrade successivo. Pubblicità invasive, malfunzionamenti e un costante senso di esaurimento diventano la norma. Ti suona familiare? Forse perché viviamo già in un mondo ossessionato dagli abbonamenti. La domanda sorge spontanea: fino a che punto sei disposto a spingerti per la sopravvivenza e per la persona che ami?
Un’Imitazione Incompleta di un Capolavoro?
Molti critici hanno paragonato “Gente comune” a “Be Right Back”, un episodio della prima stagione che esplorava il tema della perdita e della tecnologia. Mentre “Be Right Back” offriva una riflessione toccante sulla natura umana, “Gente comune” sembra limitarsi a denunciare la natura predatoria delle aziende che offrono abbonamenti. Sarà che il tema è ormai fin troppo presente nella nostra realtà quotidiana?
Nonostante le critiche, “Gente comune” rimane un episodio che fa riflettere sul futuro che ci aspetta, un futuro in cui la tecnologia potrebbe avere un costo troppo alto.
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