Il film The Babadook, diretto da Jennifer Kent, ha lentamente guadagnato una posizione di rilievo nel genere horror, conquistando il pubblico grazie alla sua atmosfera inquietante e al suo profondo simbolismo. Uscito per la prima volta nei festival cinematografici nel 2014, il film ha trovato una maggiore notorietà grazie alla disponibilità su piattaforme di streaming, diventando un cult tra gli appassionati di horror. Nonostante la crescente popolarità e la potenziale redditizia possibilità di creare dei sequel, la stessa regista ha dichiarato che non ha mai preso in considerazione di tornare nel mondo del Babadook.
The Babadook 2: Jennifer Kent non farà sequel, nonostante il successo
In una recente intervista a ComicBook, Kent ha rivelato che, pur essendo consapevole delle possibilità economiche legate ai sequel, ha scelto di non farne: “Io e la produttrice Kristina Ceyton avremmo potuto fare milioni con i sequel”, ha spiegato. Tuttavia, Kent ha sempre mantenuto il controllo creativo del film, evitando compromessi che avrebbero potuto snaturare il messaggio originale. Secondo la regista, il Babadook ha detto tutto ciò che voleva esprimere nel primo film, e un sequel avrebbe solo stancato il pubblico.
Il film, che tornerà nelle sale il 19 settembre, sarà accompagnato da una conversazione filmata tra la stessa Jennifer Kent e il regista due volte premio Oscar Alfonso Cuarón, un’occasione imperdibile per approfondire i temi e le scelte artistiche dietro il progetto.
La trama di The Babadook segue Amelia (interpretata da Essie Davis), una madre che fatica a gestire il comportamento problematico del figlio Samuel, tormentato da visioni di un mostro che crede stia arrivando per ucciderli. Quando un libro inquietante, intitolato “The Babadook”, appare misteriosamente in casa loro, la presenza minacciosa che Samuel temeva sembra prendere vita. Con il tempo, anche Amelia inizia a percepire una presenza oscura, rendendosi conto che il pericolo potrebbe essere reale.
Oltre al successo artistico del film, Jennifer Kent ha raccontato le difficoltà affrontate durante la produzione. Essendo una regista emergente, ha dovuto lottare per mantenere il controllo creativo del progetto, nonostante le critiche ricevute dagli investitori durante le fasi finali di montaggio. “Molti odiavano il film”, ha spiegato, sottolineando che solo grazie alla sua determinazione e al sostegno dei produttori è riuscita a proteggerlo dalle modifiche imposte.
The Babadook rimane un esempio brillante di come l’horror possa affrontare paure più profonde e personali, distaccandosi dalle formule più commerciali del genere. Seppur priva di sequel, l’eredità del film continuerà a influenzare il mondo dell’horror per molto tempo.
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