Lo scontro tra grandi franchise cinematografiche è stato acceso da Anthony Mackie, la star dell’universo Marvel e l’attuale interprete di Captain America dopo l’addio di Chris Evans. Durante un’intervista, Mackie ha ironicamente puntato il dito contro altre celebri saghe, come Harry Potter e Il Signore degli Anelli, accusandole di non aver prestato sufficiente attenzione alla diversità dei loro prodotti.
Anthony Mackie critica la mancanza di diversità in grandi franchise come Harry Potter e Il Signore degli Anelli
Le dichiarazioni di Mackie sono state rilasciate a Inverse, mentre parlava del suo debutto come regista nel biopic intitolato “Sparks”, basato sulla vita della pioniera per i diritti civili Claudette Colvin. L’attore, ora anche regista, sostiene che questo tipo di storie offra l’opportunità di mettere in luce giovani talenti di colore, ai quali verrebbero negate importanti opportunità in grandi franchise.
“Harry Potter non ha un solo amico nero”, ha affermato Mackie in modo ironico e serio. “Frodo ha attraversato l’intero universo senza mai incontrare una persona di colore. Vorrei vederlo nel ghetto”. L’attore ha anche aggiunto che se dovesse mai partecipare al popolare programma televisivo Saturday Night Live, questo sarebbe il tipo di sketch che sceglierebbe, un taglio comico simile a quello di Dave Chapelle, anche se alcuni potrebbero considerarlo eccessivamente critico nei confronti di saghe fantasy e altre opere simili.
In effetti, nei otto film di Harry Potter e nei libri che li hanno ispirati, non sono presenti molti personaggi principali appartenenti a minoranze. A parte i vari Kingsley Shacklebolt, Dean Thomas e Cho Chang, i protagonisti appartengono tutti alla stessa etnia. Questo ha portato molte persone a sperare che la nuova serie televisiva annunciata basata sul franchise intervenga per risolvere questa mancanza, rendendo il cast più inclusivo, come già fatto nella serie “Gli Anelli del Potere”, a gioia di Anthony Mackie.
Le parole di Mackie hanno sollevato un importante dibattito sul tema dell’inclusione e della diversità nelle grandi produzioni cinematografiche. Molti si interrogano sulle responsabilità degli autori e dei produttori nel rappresentare una società multiculturale e riflettere l’eterogeneità del pubblico. Mentre alcuni vedono il problema come un’opportunità per favorire un’industria più inclusiva, altri mettono in discussione la necessità di modificare opere letterarie consolidate, sottolineando la libertà creativa degli autori e il rispetto per le loro visioni originali.
In conclusione, le parole di Anthony Mackie hanno sollevato importanti tematiche sulla rappresentazione della diversità nei grandi franchise cinematografici. Mentre l’attore esprime la sua opinione riguardo alla mancanza di personaggi di colore in saghe come Harry Potter e Il Signore degli Anelli, la discussione aperta da queste dichiarazioni continua ad alimentare il dibattito sull’inclusione e sulla necessità di riflettere la società moderna attraverso le opere di intrattenimento. Sarà interessante vedere come le produzioni future affronteranno questa sfida e lavoreranno per creare un’industria cinematografica più rappresentativa e inclusiva.