Alien 3: Sigourney Weaver riflette sul controverso sequel di David Fincher

Sigourney Weaver ha affermato di aver notato la mancanza di supporto da parte dello studio per il sequel di Alien.

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Il franchise di Alien continua a prosperare, come dimostra il recente successo di Alien: Romulus, ma tra i sei film della saga, uno in particolare si distingue per la sua controversia: Alien 3 del 1992. Diretto da David Fincher al suo debutto alla regia, questo terzo capitolo vede il ritorno di Sigourney Weaver nei panni di Ellen Ripley, ma la produzione è stata segnata da difficoltà e tensioni, tanto che lo stesso Fincher ha poi rinnegato il film. Ora, a distanza di anni, Weaver riflette su quel periodo e sulle sfide affrontate durante la realizzazione.

Alien 3: Sigourney Weaver Riflette sul Capitolo più Controverso del Franchise

Weaver ha recentemente condiviso con Deadline le sue impressioni riguardo al supporto insufficiente ricevuto da Fincher durante le riprese. “Sentivo che David doveva combattere ogni giorno per girare quello che desiderava”, ha rivelato l’attrice. “Mi dispiace che non abbia avuto la possibilità di fare sua la sceneggiatura prima che iniziassimo. Questo ha reso molto difficile la realizzazione del film.”

La versione originale della sceneggiatura, scritta da Vincent Ward, prevedeva un’ambientazione in un monastero con monaci, dove Ripley sarebbe rimasta in coma per metà del film. Tuttavia, l’idea fu abbandonata, e la mancanza di un solido sostegno da parte degli studi di produzione si fece sentire. Weaver ha sottolineato che in quel periodo gli studi stavano attraversando una fase di transizione, passando dalla filosofia del “facciamo grandi film” a quella del “non perdiamo soldi”. Nonostante la decisione di affidare a Fincher il suo primo lungometraggio, la mancanza di supporto da parte dello studio ha compromesso il processo creativo.

Tuttavia, nonostante le difficoltà, Weaver ha dichiarato di aver apprezzato molto lavorare con Fincher e crede che Alien 3 sia un film di valore. “Ho sentito di recente che David ha rinnegato il progetto e mi dispiace perché mi è piaciuto molto lavorare con lui e penso che abbiamo fatto un bel film”, ha detto. “Sono contenta che abbia avuto la possibilità di fare la sua versione. È stato un grande ensemble.”

Il Futuro del Franchise di Alien

Sebbene Alien 3 rappresenti un capitolo controverso nella storia del franchise, l’universo di Alien continua ad espandersi. L’ultimo capitolo, Alien: Romulus, è attualmente nelle sale, diretto da Fede Álvarez e con un cast che include Cailee Spaeny, David Jonsson, Archie Renaux, e Isabela Merced. Álvarez ha co-scritto la sceneggiatura con Rodo Sayagues, basandosi sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Oltre al nuovo film, Alien si prepara anche a sbarcare sul piccolo schermo con la serie televisiva Alien: Earth, creata da Noah Hawley, che debutterà su FX nel 2025. Questa serie fungerà da prequel del film originale del 1979 di Ridley Scott. Sebbene i dettagli siano ancora scarsi, Hawley ha accennato che la serie porterà la minaccia dello xenomorfo direttamente sulla Terra, deviando dal formato tradizionale dei film del franchise.

Hawley ha spiegato che mentre un film di due ore può sostenere la tensione del “Sopravviveranno?”, una serie ha bisogno di qualcosa di più per mantenere l’interesse. “Il problema con Alien è che è sempre intrappolato in un’astronave o in una prigione. E se non fosse così?” ha detto Hawley, suggerendo che la nuova serie esplorerà nuovi orizzonti narrativi per il franchise.

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