Alice: “Battiato rendeva migliori le persone”

Alice: 70 Anni di Musica e Spiritualità, la Celebre Cantante si Racconta in un’Autobiografia.

Immagine Alice: “Battiato rendeva migliori le persone”

La cantante Alice, famosa per aver trionfato al Festival di Sanremo nel 1981 con il brano iconico “Per Elisa“, celebra il suo settantesimo compleanno con una nuova e attesa autobiografia, scritta a quattro mani con Francesco Messina, suo compagno di vita e di lavoro. In una recente intervista al Corriere della Sera, Alice si apre su vari aspetti della sua vita, dai primi successi alle sfide personali e professionali, riflettendo su un percorso che l’ha vista protagonista di una carriera straordinaria e di una profonda ricerca spirituale.

Dopo Per Elisa, Alice a Medjugorje racconta l’apparizione, poi Battiato

La carriera di Alice è cominciata in tenera età, con una prima esibizione avvenuta quando aveva solo 15 mesi. Tuttavia, la sua strada non è stata priva di ostacoli. A 12 anni, un grave incidente vicino a un passaggio a livello le causò un trauma che le impedì di cantare per un lungo periodo. “Non so chi fu a spingermi, dietro di me,” rivela Alice. “Lo choc fu tale che faticai anche a tornare a casa. Per un anno e mezzo non cantai più, avevo difficoltà perfino a parlare.” Fortunatamente, il suo talento fu salvato grazie all’assistenza di una cantante lirica, che le permise di recuperare gradualmente la sua voce.

Nel corso della sua carriera, Alice ha preso decisioni significative che hanno influenzato il suo percorso. Tra queste, il rifiuto di cedere il brano “Sono una donna non sono una santa” a Rosanna Fratello e la scelta di non accettare un tour mondiale per “Per Elisa” in inglese e spagnolo. “Ho rinunciato a qualcosa che per me non era prioritaria e non lo è mai stata,” spiega Alice, sottolineando come queste scelte riflettano il suo impegno verso un percorso più in linea con la sua ricerca spirituale.

Il ricordo di Franco Battiato è particolarmente significativo per Alice. L’incontro con il maestro avvenne nel 1979, quando Alice cercava conferme sulla sua carriera. Battiato le disse che avrebbero lavorato insieme l’anno successivo, avviando una collaborazione che avrebbe avuto un impatto duraturo. Alice descrive Battiato come un “vulcano di energie”, un uomo capace di tirare fuori il meglio dalle persone e dotato di una profonda sensibilità.

Nel suo racconto, Alice non tralascia le sue esperienze spirituali, tra cui una visita a Medjugorje durante un periodo di guerra, dove afferma di aver assistito a un’apparizione. “Si respirava una pace di un’altra dimensione,” ricorda, evidenziando come la sua ricerca spirituale sia stata alimentata dalla lettura di Gurdjieff e dal successivo incontro con Henri Thomasson.

La nuova autobiografia di Alice, intitolata ‘L’unica via d’uscita è dentro’, sarà accompagnata da foto personali e professionali, alcune delle quali scovate con l’aiuto di Francesco Messina. “Scrivere un libro è tutto un altro pianeta rispetto alle canzoni,” dichiara Alice, riflettendo sulla sfida di esprimersi in un formato diverso. “La cosa che mi ha più colpita è che ci sono eventi, persone che nel tempo non sono più presenti in te e invece tutto è sempre lì.”

La carriera di Alice, che spazia dai primi successi agli incontri con personaggi leggendari come Battiato, passando per la sua riflessione sulle difficoltà e le scelte della vita, dimostra un percorso artistico e personale ricco e variegato. Nonostante la mancanza di figli, Alice trova realizzazione nella sua vita personale e nel lavoro artistico con Messina.

Il suo tour Master Songs, che riprenderà a novembre, rappresenta un’altra tappa significativa del suo percorso. “Ho scelto le canzoni che ritengo più significative per me,” spiega, “e in questo momento storico complicato, la musica rappresenta un mezzo per ritrovare la nostra connessione interiore.”

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