Alfano: “Vietate pistole e sparatorie nei film”

L’Italia si trova in Europa, sapevate? Miliardi di anni hanno consacrato l’Italia uno dei paesi più colti al mondo, certamente tralasciando i giorni nostri, dimenticate quindi la bellezza di Michelangelo, Giotto, Caravaggio e la scienza di Alessandro Volta e Leonardo da Vinci, perché da oggi si vietano le pistole e tutte le sparatorie nei film in Italia, benvenuto 2015!

Italia sempre più incartata in situazioni di autolesionismo, tra le pratiche di leggi antiquate e moralismi fatti senza fondamenta, ma il punto di oggi è legato a qualcosa di veramente importante per il cinema italiano, una legge deliberata dal ministero degli Interni, in assenza di nuovi regolamenti, vieta a tutti i nuovi progetti – da oggi in poi – pistole e sparatorie, impossibile girare film, con dunque l’aver impugnato pistole o fucili, che siano Beretta o Glock, Kalashnikov o M-16, Winchester o moschetti della Prima guerra mondiale.

Gomorra[1]

Pum pum pum“, è Daniel Craig nel nuovo James Bond, film che prossimamente sarà girato per le strade di Roma, ma senza pistola un agente segreto del calibro di 007 potrà impugnare il niente, sarà costretto a spolliciare in alto e puntare l’indice verso il nemico simulando! Ce lo vedete? Ma James Bond sarà solamente l’ultimo delle vittime che presto faranno le spese di questa vecchia legge di nuovo in vigore. Niente più Gomorra (oppure il prossimo Suburra) o series alla Romanzo Criminale, Squadra Antimafia oppure Il Commissario Montalbano, semplicemente perché con alcuni film di genere thriller è impossibile dar vita alle riprese senza l’essenza principale, che sia una pistola o quant’altro.

Le ditte di effetti speciali rischieranno l’arresto se non ripongono nell’armadietto tutto il materiale scenico legato alle armi. È quello che è successo ad uno dei titolari delle quattro ditte che gestiscono le circa 7000 armi modificate usate sui set, Luca Ricci: “Noi compriamo le armi, le facciamo modificare dall’armaiolo e chiediamo l’autorizzazione alla questura. Durante un controllo un ispettore decise che la modifica fatta, pure autorizzata, non era a norma. Mentre in Francia, Inghilterra e nel resto del mondo si usano le modifiche che abbiamo fatto sempre noi, la commissione consultiva italiana tre anni fa ne ha stabilite altre, difficili e perfino pericolose per chi le usa.  Il periodo di proroga che consentiva ancora l’uso delle vecchie armi è finito, ora non si possono usare più“.

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