Alberto Sordi fu una Spia dell’URSS per il governo Svizzero

Alberto Sordi: Il Mistero degli Archivi Svizzeri e le Ombre della Spionaggiofobia.

Immagine Alberto Sordi fu una Spia dell’URSS per il governo Svizzero

Nei meandri degli archivi del cantone di Uri, il regista svizzero Felice Zenoni ha scovato documenti intriganti che gettano una luce inaspettata sulla vita di Alberto Sordi. Il telegiornale della RSI, la tv della Svizzera Italiana, ha amplificato la curiosa vicenda, portando alla ribalta una storia che potrebbe scuotere le fondamenta dell’immagine del celebre attore italiano.

Alberto Sordi: Il Mistero degli Archivi Svizzeri e le Ombre della Spionaggiofobia

Nonostante avesse ottenuto l’autorizzazione delle autorità comunali e cantonali per l’acquisto di un terreno, Alberto Sordi si è scontrato con un ostacolo insormontabile proveniente dalle alte sfere dell’autorità nazionale di Berna. La ragione ufficiale? “Ragioni di Stato.” Un veto che ha bloccato il progetto di Sordi di acquistare un pezzo di terra, sconvolgendo i suoi piani di un “buen retiro” in terra elvetica.

Il Terreno Proibito: Sordi e l’Accusa di Spionaggio Potenziale

I documenti recuperati da Felice Zenoni rivelano una serie di comunicazioni tra alti militari e il Consiglio Federale. Questi ufficiali sostenevano che l’acquisto di un terreno così vicino a infrastrutture militari cruciali da parte di uno straniero come Sordi costituisse una minaccia per la sicurezza nazionale. La spionaggiofobia dell’epoca fece sì che in ogni straniero si vedesse una potenziale spia, e Alberto Sordi non sfuggì a questo trattamento paranoico.

Il Ricorso Legale di Sordi: Una Difesa Infruttuosa

Nonostante il tentativo di Alberto Sordi di difendersi legalmente, argomentando che la visibilità delle installazioni militari non sarebbe stata compromessa, la decisione di Berna rimase inalterata. Il ricorso legale non portò alcun risultato positivo, e il celebre attore italiano dovette rinunciare al suo sogno di possedere un pezzo di paradiso svizzero.

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