La recente serie Agatha All Along su Disney+ ha suscititato un’aspettativa notevole tra i fan del Marvel Cinematic Universe, promettendo di essere il progetto più “gay” della Marvel. Tuttavia, guardando i primi episodi, ho provato una certa delusione nel non vedere nemmeno una volta scene di grande intimità, che ci si sarebbe potuti aspettare da tali affermazioni. Nonostante i titoli abbondassero, come un eco di promesse, l’effettivo contenuto della serie non ha rispecchiato appieno le aspettative.
L’Attesa di un’Esplosione Gay in Agatha All Along
La star Aubrey Plaza ha accennato a un “‘esplosione gay” nella serie, ma senza un grande evento di festa, come un medley di canzoni di Mamma Mia! da parte di Céline Dion e Kylie Minogue, non sapevo cosa aspettarmi. Ho deciso quindi di guardare i primi episodi come un vero e proprio reportage, cercando di capire se Agatha All Along potesse realmente meritare il titolo di “show più gay della Marvel”.
Hahn e Plaza interpretano due streghe che un tempo erano amanti, e il loro dinamico e flirtante rapporto si traduce in battaglie intriganti e cariche di tensione. Anche se la presenza di personaggi queer, come Teen (interpretato da Joe Locke), rappresenta un passo in avanti, la sensazione generale è che la serie si sia limitata a rimanere nel territorio della rappresentazione piuttosto che a spingersi oltre.
La Normalizzazione delle Identità Queer
Ciò che colpisce di Agatha All Along è la concretezza con cui vengono presentate le identità queer. La relazione tra i personaggi di Hahn e Plaza non è trattata come un colpo di scena drammatico, ma viene invece normalizzata in un contesto che potrebbe fare felici molti spettatori. Questo approccio potrebbe sembrare rinfrescante per una serie Marvel, ma se si promette un’esplosione, il pubblico si aspetta qualcosa di più di un’accennata rappresentazione.
Mentre la serie potrebbe non essere l’orgia di streghe che alcuni avrebbero sperato, la presenza di attrici come Patti LuPone e il contesto di stregoneria offrono una base naturale di queer. Tuttavia, l’entusiasmo del cast sulla presunta inclusività della serie si scontra con la realtà di un’industria che sembra sempre un passo avanti e due indietro quando si tratta di rappresentazione LGBTQ+.
L’Indecisione della Disney
La tempistica di queste affermazioni sulla queer representation coincide con le recenti polemiche riguardanti Disney e la sua gestione della rappresentazione LGBTQ+. Rapporti recenti hanno rivelato che i realizzatori di Inside Out 2 sono stati invitati a rendere “meno gay” un personaggio chiave, riflettendo le tensioni in corso all’interno dell’industria riguardo alla rappresentazione. Questo panorama fa sorgere domande su quanto la Disney sia realmente impegnata a promuovere una vera inclusione.
In Cerca di Risposte
Mentre riflettevo su Agatha All Along, un episodio alla volta, ho trovato la mia mente vagare verso altri eventi del mondo dello spettacolo, come l’insolita intervista di Reese Witherspoon. Durante un red carpet degli Emmy, ha condiviso un aneddoto divertente su un volo accanto a una Real Housewife, senza rivelare chi fosse. Questo ha scatenato speculazioni e curiosità, poiché i fan si sono chiesti chi potesse essere la misteriosa casalinga. Vorrei che fosse qualcosa di più caotico, un incontro pieno di dinamiche esilaranti che avrebbero potuto rendere la storia ancor più intrigante.
Conclusione
In un mondo che continua a muoversi verso una maggiore inclusività, Agatha All Along rappresenta un passo significativo, anche se non senza le sue delusioni. La serie ha il potenziale di diventare un simbolo di cambiamento all’interno del Marvel Cinematic Universe, ma finora sembra oscillare tra la rappresentazione e la celebrazione. La speranza è che, man mano che la trama si sviluppa, possa finalmente arrivare a quella tanto attesa “esplosione gay”.
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