Addio a Joan Fontaine, la Rebecca di Hitchcock

E’ morta Joan Fontaine, la Rebecca di Hitchcock. Se è possibile che il nome non vi dica nulla, la seconda informazione vi aiuterà tantissimo a ricordarla specie se, come me, siete da sempre fa del grande maestro del brivido. Joan Fontaine se n’è andata a 96 anni, ieri, per cause naturali nella sua residenza in California. La stella del cinema degli anni 40 era nata a Tokyo nel 1917 ma vi visse per poco tempo poiché ritorno negli USA, con la sorella, poco dopo la separazione dei genitori. Proprio la sorella, Olivia de Havilland, è stata la sua più grande rivale durante la brillante carriera cinematografica che la portò a collaborare con diversi registi di fama mondiale.

Ricordiamo fra questi registi: Billy Wilder con “Il valzer dell’imperatore”, Fritz Lang con “L’alibi era perfetto”, George Cukor con “Donne”, Edmund Goulding con “il fiore che non colsi”, Nicholas Ray con “La seduttrice” e Alfred Hitchcock con Rebecca – La prima moglie”.

Ci soffermiamo in particolare sull’ultimo, perchè per l’interpretazione di Rebecca, Joan ottenne una nomination per l’Oscar come miglior attrice protagonista (che poi non si aggiudicò) oltre che un riconoscimento dell’Academy, in tempi in cui Hitchcock era ancora sottovalutato.

Joan Fontaine riuscì ad arrivare all’Oscar l’anno dopo (1943) con il secondo film per Hitchcock, “Il sospetto”, fra l’altro sconfiggendo la sorella, anch’essa candidata con “La porta d’oro” di Mitchell Leisen.
Negli anni cinquanta la sua carriera cinematografica è già in declino e Joan lascia il mondo del cinema per la televisione, comparendo solo in alcune occasioni come al Festival di Berlino nel 1982.

Della sua vita privata sappiamo per l’appunto della rivalità con la sorella, entrambe erano primedonne vanitose e ambiziose, sempre in contrapposizione. Fra l’altro Joan e sua sorella Olivia sono state al centro di un record: le prime ed uniche due sorelle ad aver ricevuto un Oscar. Sappiamo anche che si sposò quattro volte e che ebbe una figlia, Deborah. In seguito adottò anche una ragazza peruviana, Martina, che nel 1963 fuggì di casa recando un grande dolore all’attrice (ne parlerà nella sua biografia “No Bed of Roses”).

Salutiamo dunque un’altra stella del cinema che ci lascia. Ciao Joan!

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